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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Poliziotti uccisi in Questura, gli avvocati del killer: "Fare presto, sta male"

I legali Paolo e Alice Bevilacqua hanno chiesto al gip Massimo Tomassini di anticipare l’udienza di incidente probatorio fissata per il prossimo primo marzo in quanto denunciano "un radicale peggioramento delle condizioni di salute mentale"

Le condizioni di Alejandro Stephan Meran, accusato dell’omicidio dei due poliziotti avvenuto nella questura di Trieste il 4 ottobre 2019, stanno peggiorando. Per questo motivo i suoi avvocati - Paolo e Alice Bevilacqua - hanno richiesto al gip di anticipare l'udienza del 1 marzo. I legali denunciano, come riportato da Adnkronos, "un radicale peggioramento delle condizioni di salute mentale" del 30enne, il quale "ha intrapreso una vertiginosa parabola discendente che l’ha portato ad una repentina interruzione del trattamento curativo in corso", un atteggiamento di chiusura "che sta rendendo imminente la necessità di adozione di un ricovero coatto in regime di Tso". Le sue condizioni incidono sulla linea difesiva degli avvocati, impossibilitati a qualsiasi forma di dialogo, a pochi giorni dal deposito della perizia che deve stabilire la capacità di intendere e di volere dell'uomo che - fermato per il furto di uno scooter - ha esploso tre colpi di pistola contro l'agente Pierluigi Rotta e quattro contro Matteo Demenego, intervenuto per soccorrere il collega. La perizia, affidata da un pool di psichiatri, dovrà accertare anche la pericolosità sociale di Meran e la sua capacità di partecipare al processo. Al momento, per i difensori, "emerge una condizione psico/patologica severa che suggerisce "il serio e tangibile pericolo che l’indagato non abbia la minima capacità di stare in giudizio" dal momento che si è "chiuso in un mondo interiore, impenetrabile, che non consente più di entrare in sintonia con il suo pensiero".  Per questo gli avvocati hanno richiesto di anticipare l'udienza per valutare "nell’immediatezza" la capacità di Meran di partecipare al processo "preludio, finanche, di una collocazione in struttura sanitaria idonea per il prosieguo del vigente regime cautelare".

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