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Cronaca

Sequestro area verde e spiaggia Portopiccolo: ombrelloni e lettini "abusivi", denunciato un responsabile

Le Fiamme gialle hanno accertato "la realizzazione, in assenza delle necessarie autorizzazioni edilizio-paesaggistiche e demaniali, di un’area attrezzata e destinata alla balneazione". L'area è stata restituita alla collettività

"Abusiva occupazione di spazio demaniale". Recita così l'articolo 1161 del Codice della navigazione in base al quale un responsabile del Beach Resort di Portopiccolo è stato deferito alla Procura della Repubblica in seguito al blitz della Guardia di finanza e al conseguente sequestro dell'area precedentemente attrezzata. Secondo quanto riportato dai militariquegli ombrelloni e lettini non avevano alcun titolo per stare lì anche per il fatto che le stesse Fiamme gialle hanno accertato "la realizzazione, in assenza delle necessarie autorizzazioni edilizio-paesaggistiche e demaniali, di un’area attrezzata e destinata alla balneazione". 

Il servizio, coordinato e delegato dalla locale Procura della Repubblica di Trieste, si è concentrato su un’ampia area di oltre 6000 mq, insistente sul demanio marittimo e confinante con la Costa dei Barbari, costituita da una zona verde, completamente recintata ed attrezzata di ombrelloni e lettini, e da un tratto di arenile, anch’esso interamente occupato senza titolo da attrezzature balneari. In virtù della Concessione regionale, tale area, dopo i lavori urbanistici che hanno interessato il complesso di Portopiccolo, doveva fungere da filtro con la Costa dei Barbari e doveva conservare gli originali tratti di naturalità a tutela del locale ecosistema.

"In sostanza - così la nota dei militari - nulla poteva esservi realizzato trattandosi di una zona a forte tutela ambientale di libero accesso e transito a chiunque. Difformemente da tali prescrizioni regionali, l’intera area verde ed il prospiciente tratto di arenile sono stati invece interamente occupati con ombrelloni e lettini, fruibili solo a pagamento dai clienti del Beach Resort, precludendone, in tal modo, il libero e gratuito uso da parte dell’intera comunità. Tutte le innovazioni non autorizzate sono state poste sotto sequestro. Le aree demaniali oggetto del servizio, finora recintate, in attesa del ripristino definitivo dello stato dei luoghi, che dovrà essere ordinato dal Comune di Duino Aurisina, sono tornate a disposizione della collettività. 

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