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Cronaca

Poste Italiane, Slp Cisl: «Condizioni lavorative inaccettabili»

L' SLP CISL del Friuli Venezia Giulia da molti mesi denuncia la situazione di crescente difficoltà di Poste Italiane, le degradanti condizioni di lavoro ed il peggioramento della qualità dei servizi resi ai cittadini

 «Avevamo anticipato le ripercussioni negative che avrebbe determinato la nuova procedura di consegna della corrispondenza inesitata - attuata da Poste in tutta la Regione dal 10 aprile – che puntualmente ha aggravato la situazione già di per sé preoccupante del settore recapito e degli uffici postali. L’intento di Poste era riportare le persone negli Uffici Postali per ritirare la propria corrispondenza e cogliere delle opportunità commerciali. Il risultato è stato invece – come avevamo annunciato – recapito ed uffici in tilt e cittadini arrabbiati! I portalettere infatti, non riescono ad essere efficienti a causa del nuovo modello di recapito a giorni alterni che si dimostra palesemente inadeguato. Le condizioni di lavoro sono diventate inaccettabili. Si lavora in una situazione di emergenza continua e basta un evento banale per generare notevoli ritardi nelle consegne».  Sono le dichiarazioni dell' SLP CISL del Friuli Venezia Giulia che da molti mesi denuncia la situazione di crescente difficoltà di Poste Italiane, le degradanti condizioni di lavoro ed il peggioramento della qualità dei servizi resi ai cittadini.

«Come SLP– continua – chiediamo una revisione radicale del progetto di recapito in modo da poter garantire delle condizioni di lavoro dignitose ed un servizio affidabile e puntuale ai cittadini. Gli Uffici Postali invece, sono alle prese con una carenza di personale non più tollerabile che sarà aggravata dalla fruizione delle ferie estive da parte dei dipendenti. Molti Uffici si aprono solo grazie al senso di responsabilità dei lavoratori che, oltre a dover gestire una clientela sempre più insoddisfatta, devono fare i conti con le crescenti richieste commerciali finalizzate al raggiungimento di obiettivi sfidanti».

«Come SLP CISL, crediamo che Poste debba ritrovare la propria identità e debba tornare ad essere il “salvadanaio degli italiani”. Altre scelte, potrebbero essere pericolose per il futuro di Poste Italiane. Per contestare alcune scelte strategiche e per rivendicare la necessità di alcuni interventi, abbiamo proclamato - insieme al Failp Cisal – lo sciopero delle prestazioni straordinarie fino al giorno 27 maggio e, in assenza di risposte da parte aziendale, ci vedremo costretti a rinnovare lo sciopero. Siamo consapevoli di arrecare dei disagi alla clientela di Poste, ma siamo altrettanto convinti che stiamo lottando per salvaguardare migliaia di posti di lavoro e un servizio essenziale per i cittadini del Friuli Venezia Giulia» concludono.

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