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Sicurezza Opicina, Prelz (SPT): “Ci vogliono le sentinelle”

“Gravi fatti di cronaca: furti nelle ville in pieno giorno, il pestaggio al ragazzo di 13 anni. Ci vogliono luci, telecamere e il potenziamento del commissariato”

“In questi giorni abbiamo assistito a diversi fatti di cronaca che hanno colpito la comunità di Opicina. Dai furti nelle ville anche in pieno giorno, alla gang di minori che hanno picchiato in modo selvaggio un ragazzino di 13 anni solo perché aveva pensato di andare in difesa di una sua amica”. Le parole sono di Marco Prelz, leader di Stop Prima Trieste, intervenendo sui recenti fatti di cronaca. 

"Molto vicini al confine"

Secondo Prelz, “Sicuramente mancano 3 cose per noi fondamentali per potenziare la sicurezza di Opicina: primo punto più illuminazione in tante parti di Opicina adesso molto buie e quindi avvantaggiano molto i mal intenzionati, secondo punto potenziare il territorio di telecamere molto utili alle forze di polizia, terzo ma non meno importante potenziare il commissariato di Polizia di Stato di Opicina visto che siamo molto vicini al confine”.

"Le sentinelle"

”Un consiglio che possiamo dare agli abitanti - continua l’esponente di Stop Prima Trieste - è quello di istituire un comitato di sentinelle per sostenervi tutti insieme, ovviamente collaborando e segnalando le cose che non vanno alle forze dell'ordine, noi di Stop Prima Trieste lo abbiamo fatto a Trieste, dove ancora oggi tanti cittadini ci ringraziano segnalando altre zone a rischio. Sappiamo benissimo che questo compito dovrebbero eseguirlo solamente le forze dell'ordine, ma il nostro contributo lo vedo utile perché non interveniamo ma avvisiamo solo le autorità: questo si chiama senso civico in difesa della propria città e dei cittadini che vogliono vivere serenamente. Se gli abitanti di Opicina vogliono un aiuto, noi siamo disposti a sentirli in qualsiasi sede".

"Intervenire al Silos immediatamente"

“Poi vorrei toccare  un altro tema per noi molto importante - continua Prelz -, visto il brutale fatto di cronaca accaduto a Roma alla povera Desirée, dove è deceduta in un casolare abbandonato, stuprata da 5 spacciatori. Mi rivolgo a tutta la politica: interveniamo immediatamente al silos prima di dover anche noi arrivare alla ribalta delle cronache per un fatto analogo. Tutti noi siamo a conoscenza che quella zona non solo è abitata da richiedenti asilo usciti dal sistema d'accoglienza, ma anche di persone senza fissa dimora e tra questi molti spacciatori. Invito tutti a mettere in sicurezza quel rudere come dal lontano 1999 era stato promesso”.

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