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Cronaca

Premio Giornalistico Marco Luchetta 2015, la 12a edizione dal 29 giugno al 2 luglio

Nato nel ricordo dei colleghi che, per informare dalle più pericolose trincee dell'informazione, hanno rischiato e perso la propria vita, il Premio Luchetta, promosso dalla Fondazione Luchetta con la Rai, ha selezionato in questi dodici anni migliaia di corrispondenze e reportage

Dal 29 giugno al 2 luglio è in programma a Trieste la XII edizione del Premio Giornalistico Internazionale Marco Luchetta 2015, che culminerà nella Serata “I nostri Angeli”, giovedì 2 luglio al Politeama Rossetti di Trieste, ripresa e trasmessa da Rai1, condotta da Alberto Matano (Tg1). Nato nel ricordo dei colleghi che, per informare dalle più pericolose trincee dell’informazione, hanno rischiato e perso la propria vita, il Premio Luchetta, promosso dalla Fondazione Luchetta con la Rai, ha selezionato in questi dodici anni migliaia di corrispondenze e reportage dai fronti caldi di tutto il mondo, per contribuire alla sensibilizzazione sulle violenze e sopraffazioni ai danni dei bambini. I finalisti 2015 sono stati presentati nei giorni scorsi. I vincitori del Premio saranno annunciati il prossimo 8 giugno, e a breve saranno proclamati anche i vincitori del Premio Speciale Luchetta 2015 e del Premio FriulAdria Testimoni della Storia.

Da lunedì 29 giugno prenderà il via L.INK, Premio Luchetta Incontra: il Premio Luchetta 2015 propone quattro giorni di incontri, dialoghi e confronti sui temi del nostro tempo con i protagonisti dell’informazione, nel cuore della città. Sede di L.INK sarà infatti il centralissimo cortile del Palazzo della Regione Fvg nella scenografica piazza Unità d’Italia.

Fra i protagonisti di L.INK, Luchetta Incontra alcuni dei nomi più noti dell’informazione, dell’economia, della scienza e dell’attualità: fra gli altri, Giovanna Botteri, Paolo Rumiz, Andrea Segrè, Mauro Giacca, Andrea Illy, Adriano Sofri, Beppe Giulietti, Antonio Di Bella, Toni Capuozzo.

Lo Stato islamico e l’ondata di terrore che in questi mesi accompagna la sua espansione in Medio Oriente sono al centro dei reportage in gara per l’edizione 2015. «Molte le corrispondenze che testimoniano le piccole grandi storie dei bambini soffocati dal fondamentalismo e traumatizzati dalle violenze dell’Isis – spiega il segretario di Giuria del Premio Luchetta, Giovanni Marzini – Ma i contributi in gara quest’anno e la selezione della Giuria, presieduta dal direttore di Rai Tgr Vincenzo Morgante, restituiscono ad ampio raggio lo scenario allarmante delle  principali emergenze del nostro tempo».

BBC, Channel 4 e Canale 5/Mediaset sono i finalisti del Premio Luchetta 2015 per la sezione Tv News: la reporter Caroline Hawley di BBC ha raccontato la storia delle sorelle siriane Qamar e Rahaf, colpite da una bomba mentre dormivano; l’inglese Jonathan Rugman per Channel 4 ha testimoniato dall’elicottero militare le operazioni di soccorso ai rifugiati Yazidi minacciati dall’Isis nell’agosto 2014; e infine Pietro Suber ha documentato per Tg5/Tg Com la realtà di uno dei centri di cura per malati di Ebola, molti giovanissimi.
Le terne finaliste dell'edizione 2015 sono state annunciate oggi nella sede RAI di Roma, presenti il direttore di Rai1 Giancarlo Leone, il direttore di Radio1 Rai Flavio Mucciante, il portavoce Unicef Italia Andrea Iacomini e la presidente della Fondazione Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin, Daniela Luchetta.

Per la sezione Quotidiani/Periodici in finale quest’anno il Corriere della Sera, con il reportage dalla Palestina di Davide Frattini sul bimbo sopravvissuto al missile di un drone, lanciato mentre giocava a nascondino sulla spiaggia; il Venerdi’ di Repubblica con il servizio di Antonella Barina che documenta il caso delle giovani schiave del cotone in Tamil Nadu, vendute dai genitori per 6 euro a trafficanti senza scrupoli; e Avvenire, con la corrispondenza di Elena Molinari sulle morti dei giovani afroamericani nei quartieri poveri e segregati delle grandi città statunitensi.

Per il miglior Reportage si contenderanno il premio 2015 Pablo Trincia di La7, Lyse Doucet della BBC e Medyan Dairieh di Vice News, che hanno testimoniato rispettivamente la vicenda del bosniaco Ismar Mesinovic, rapitore del figlioletto Ismail condotto con sé dopo l’arruolamento nelle file dell'Isis, le storie drammatiche dei bimbi siriani traumatizzati da una guerra infinita e infine la vita dei bimbi ‘educati’ dall’Isis all’insegna del fanatismo religioso e della sharia.
Paris Match, The Guardian e The Washington Post sono le testate internazionali selezionate per la terna finalista del Premio Luchetta – sezione stampa internazionale: tre corrispondenze dedicate alle emergenze dell’infanzia in Ucraina, presso il popolo Yazida e nel sud Sudan. E infine per la sezione dedicata a Miran Hrovatin per la migliore fotografia sono stati selezionati gli
scatti di Vincenzo Floramo sui bimbi birmani, pubblicato da Al Jazeera Magazine, di JM Lopez che ha documentato per El Pais la situazione dell’infanzia a Mogadiscio e infine di Zmnako Ismael che ha raccontato per immagini, su Time, la fuga di una quattordicenne yazida dallo Stato islamico.

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