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Cronaca Via Bartolomeo D'Alviano

Vigili del fuoco Trieste: il nuovo comandante Mauro Luongo si presenta alla città

"Un territorio caratterizzato da grandi traffici portuali, con in vista un possibile incremento degli attracchi delle navi da crociera. In programma collaborazioni transfrontaliere e sinergie con le altre forze dell'ordine"

Il nuovo comandante provinciale dei Vigili del fuoco, l'architetto Mauro Luongo, ha incontrato oggi la stampa per una presentazione ufficiale nella sede centrale del Comando in via d'Alviano. Da poco insediato a Trieste, Luongo è nato ad Avezzano in provincia de L'Aquila nel 1960 ed è sposato con una figlia. Entrato nel corpo nazionale nel 1990 si è presto distinto per le sue qualità fino a diventare responsabile di settore presso l'Area di Servizi Informatici e TLC del dipartimento dei Vigili del fuoco al Ministero dell'interno. Nel 2009 è diventato vicecomandante provinciale a Venezia (una delle province operativamente tra le più impegnative). Determinante la sua collaborazione come responsabile operativo e comandante di COA alle principali calamità naturali carattere nazionale (come l'alluvione del Piemonte, e i sismi del Molise, dell'Aquila e del Centro Italia).

Le peculiarità di Trieste

Riguardo alle peculiarità del nostro territorio, Luongo ha dichiarato che “a Trieste uno dei punti cruciali è il Porto, particolare attenzione va rivolta alla movimentazione delle merci e delle persone, via mare e via terra, basti pensare all'autocisterna incendiata sul raccordo autostradale ieri mattina (5 giugno, ndr). Bisogna anche riflettere sulla questione antropica legata a un possibile incremento degli arrivi delle navi da crociera a Trieste. Sono residente a Venezia, dove ho lavorato come funzionario vicecomandante, e ho visto come l'organizzazione dell'accoglienza vada organizzata e costruita negli anni. Da sempre come Vigili del fuoco collaboriamo con le altre autorità che si occupano della sicurezza sul mare e della complessa questione degli incendi sulle navi”.

Il progetto NAMIRG

A questo proposito è stato recente avviato NAMIRG, un progetto transfrontaliero finanziato dalla Comunità Europea, in collaborazione con i Vigili del fuoco sloveni e croati. Si tratta di un gruppo di risposta che interviene in incidenti marittimi nell'Alto Adriatico, “per affinare in sinergia le procedure in caso di emergenza - ha spiegato il comandante -, con tutti nostri mezzi sia navali che aerei. Procedure utili anche in caso di incendio nelle zone confinarie che hanno caratteristiche molto particolari. Un esempio è costituito dall'ultimo intervento di qualche tempo fa: l'incendio del traghetto greco al largo di Brindisi, con a bordo merci e persone: sono interventi che vanno coordinati e organizzati con un lungo lavoro di prevenzione”.

Il Friuli Venezia Giulia

Sottolineata la sinergia in Regione tra Vigili del Fuoco e Protezione civile: “c'è la necessità – sostiene Luongo - di lavorare insieme nel modo più affiatato possibile perché le risorse non sono infinite e il fatto che il corpo nazionale sia coordinato interamente del Ministero dell'interno è un valore aggiunto in caso di calamità, quando ci sono interventi che richiedono più figure. Lavoriamo già benissimo con i colleghi in Italia perché siamo standardizzati e riformati, mentre collaborare con le altre autorità anche “in tempo di pace”, con la pianificazione e l'addestramento, è un ulteriore elemento di vantaggio. Questo è possibile perché i vertici di questa regione sono consapevoli dell'importanza di una sicurezza a 360 gradi, non in termini di “security” ma di “safety”. Su questo ci impegneremo per dare una risposta sempre più efficace alla comunità”.

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