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Emergenza Silos, profughi trasferiti al Palasport di Chiarbola

Una nota del Comune afferma che «nei giorni scorsi è provveduto a sgomberare del tutto il Silos. Approfittando dell'interruzione dell'attività del Palasport di Chiarbola sono stati trasferiti là i richiedenti asilo». Oggi però il sopralluogo dei politici legisti smentisce lo sgombero

Il Comune di Trieste rende noto che «nei giorni scorsi è provveduto a sgomberare del tutto il Silos e a garantire così alle persone che vi bivaccavano una soluzione temporanea di riparo, anche in considerazione dell'ondata di maltempo che ha interessato la regione. Approfittando dell'interruzione dell'attività del Palasport di Chiarbola, sono temporaneamente, per emergenza - dal 30 dicembre ai primi di gennaio, con la ripresa delle attività sportive nella struttura - sono stati trasferiti là i richiedenti asilo. La volontà è quella di risolvere in maniera definitiva la "questione del Silos" e,  anche per questa ragione, è necessario accelerare i trasferimenti».

Un'affermazione che però non può che essere smentita (o comunque contestata) viste le immagini dei capogruppo leghista alla Camera Massimiliano Fedriga e il candidato sindaco del carroccio Pierpaolo Roberti che questa mattina hanno effettuato un sopralluogo proprio al Silos, trovandovi diversi profughi.

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Tornando alla nota del Comune, il sindaco Roberto Cosolini sottolinea come «la richiesta avanzata dal Comune di Trieste è stata prontamente accolta da Prefettura e Regione, le istituzioni competenti, che  hanno provveduto ad organizzare un ulteriore trasferimento di 75 persone per venerdì 8 gennaio». Con questo ultimo trasferimento saranno così 350 le persone trasferite da settembre a gennaio. Giovedì sarà emessa dal sindaco l'ordinanza per interdire l'uso del Silos e per vietarne l'accesso. Una particolare collaborazione sarà richiesta alla proprietà del Silos e sopratutto alle forze dell'ordine, che metteranno in campo tutte le misure necessarie per garantire il monitoraggio e l'eventuale continuo sgombero della struttura.

«Tutto ciò sarà possibile - ha detto il sindaco Cosolini - se dopo venerdì sarà garantita la fluidità dei trasferimenti. Si dovranno compensare gli arrivi degli ultimi giorni e contemporaneamente ridurre di 100 il numero di persone ospitate dopo il trasferimento di venerdì. Praticamente si richiede che vengano trasferite fuori dal territorio comunale, da qui a fine febbraio, almeno 200 persone».

«È da molti mesi che stiamo lavorando per uno sgombero definitivo del Silos - ha aggiunto l'assessore comunale alle Politiche sociali Laura Famulari -  ci auguriamo quindi che il Ministero continui con gli spostamenti ad un ritmo settimanale e che gli altri territori facciano la loro parte, per poter mantenere la situazione nei limiti della sostenibilità».

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