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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

«Aiuto, siamo chiusi in un container»: 13 siriani soccorsi dalla Guardia costiera in porto (VIDEO)

La chiamata di soccorso è giunta alle 16.58 alla sala operativa della Guardia costiera: grazie alla triangolazione è stato possibile risalire alla posizione della cella del telefonino. I profughi erano chiusi da cinque giorni nel container proveniente dalla Turchia

«Aiuto, siamo chiusi in un container». In un inglese stentato si sono fatti capire e grazie alla bravura del personale della Guardia costiera operante in sala operativa sono stati tratti in salvo; si tratta di tredici profughi siriani che per cinque giorni hanno viaggiato all'interno di un container proveniente dalla Turchia: le loro condizioni erano ormai ridotte allo stremo, senza cibo, acqua e ormai anche senza aria.

Condizioni disumane quindi quelle in cui sono stati trovati dal personale della Guardia costiera e della Polmare: dopo l'"sos", il responsabile della sala operativa ha subito triangolato la posizione della cella telefonica da cui era partita la chiamata (grazie alla disponibilità delle compagnie telefoniche) e sono riusciti a scoprire la zona esatta del container che stava per diventare la tomba di tredici persone, tra le quali c'era anche una donna incinta.

Sul posto, insieme alle forze dell'ordine e ai Vigili del fuoco (che hanno aperto il container) è giunto anche il personale medico del 118 per i primi soccorsi.

Le indagini al momento hanno potuto accertare che il container in questione è giunto a Trieste ieri, lunedì 31 ottobre, sbarcato dalla nave "Un Marmara" presso l'area traghetti Samer (ormeggio 11). 

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