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Pronto soccorso, la Zoratto resta dov'è, i sindacati: "No a sanzioni o rimozioni"

"Dopo le voci circolate in merito all'invito a dimettersi della coordinatrice, il direttore generale Antonio Poggiana ha confermato il suo sostegno agli operatori e che non è sua intenzione elevare sanzioni a nessuno" così i sindacati. Assemblea lunedì 14 novembre alle 14

TRIESTE - Non verrà preso alcun provvedimento nei confronti dei dipendenti Asugi che martedì 8 novembre avevano denunciato la grave situazione del pronto soccorso dell'ospedale di Cattinara a Trieste. Lo aveva confermato il numero uno dell'azienda Antonio Poggiana, rispondendo proprio ad una domanda rivolta a lui dall'autore. "Non approvo, ed avrei preferito ci fosse una richiesta di informazioni ma assolutamente non ci saranno provvedimenti". Ogni dipendente di Asugi, in caso di dichiarazioni agli organi di informazione deve chiedere l'autorizzazione alla direzione. Da qui (e in virtù della lettera di oltre 100 operatori destinata alle istituzioni, alla stessa Asugi e alla cittadinanza) la situazione era precipitata, con l'atmosfera del pronto soccorso in preda ad una improvvisa escalation di tensione.  

Nel mirino era finita la dottoressa Valentina Zoratto. La dirigente infermieristica Consuelo Consales aveva avuto un incontro che fonti di TriestePrima definiscono particolarmente acceso. Gli stessi sindacati avevano iniziato a monitorare la situazione. "Dopo le voci circolate in merito all'invito a dimettersi della coordinatrice del pronto soccorso Dott.ssa Valentina Zoratto, il Direttore generale dottor Poggiana ci confermato il suo sostegno agli operatori e ha confermato quanto detto ieri in conferenza stampa e cioè che non è sua intenzione elevare sanzioni a nessuno. Anche la Dirigente infermieristica dott.ssa Consuelo Consales ha confermato che la coordinatrice rimane al suo posto" scrivono Fials, Cgil e Cisl. Le sigle sindacali si riuniranno in assemblea lunedì 14 novembre alle 14 e già da oggi dichiarano che "per quanto accaduto non accetteranno nessun tipo di sanzione o di rimozione dall'incarico di coordinamento e qualora dovesse succedere ci saranno atti formali e decisi a tutela del diritto di ciascun lavoratore".
 

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