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Giovedì, 28 Marzo 2024
L’operazione della Polizia

Prostituzione, sequestrato il centro massaggi cinese in viale Miramare: è il quarto

Indagata la titolare. Le indagini avevano portato alla chiusura di altri tre centri in città e sono state finalizzate anche a tutelare le vittime di questi reati

La Polizia chiude il quarto centro massaggi cinese a Trieste e la titolare viene indagata per sfruttamento della prostituzione. Si tratta del centro di viale Miramare, anche questo, come i tre precedentemente chiusi, gestito da persone di nazionalità cinese.
L’indagine, coordinata dalla locale Procura della Repubblica di Trieste, è la prosecuzione delle analoghe attività investigative svolte nello scorso anno.

Le investigazioni, dirette dal P.M. Federico Frezza e messe in atto dalla Sezione “Criminalità diffusa, extracomunitaria e prostituzione” della Squadra Mobile di Trieste, sono state finalizzate non solo a contrastare il fenomeno criminale dello sfruttamento della prostituzione di donne di nazionalità cinese da parte di connazionali ma anche a tutelare le vittime di questi reati. 

Le ragazze, come già emerso nelle precedenti indagini, vengono indotte ad offrire ai clienti, oltre che massaggi, anche pratiche sessuali consistenti (masturbazione e, in alcuni casi, rapporti sessuali, soprattutto orali). 

Degli ingenti guadagni percepiti dalle titolari, alle “massaggiatrici”, (obbligate a lavorare ininterrottamente per l’intera giornata), viene elargita una minima quota che spesso non consente alle ragazze di provvedere a se stesse costringendole a pernottare all’interno dello stesso Centro Massaggi.

Grazie agli elementi acquisiti nel corso delle investigazioni, supportate anche da telecamere, il PM ha iscritto nel registro degli indagati la cittadina cinese H.M., classe ’77, titolare del centro. È stato emesso a suo carico, nonché nei confronti della connazionale sua dipendente, un decreto di perquisizione personale e locale, eseguito il 28 febbraio presso le abitazioni delle donne e nel citato centro, che è stato infine sequestrato.

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