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Cronaca

Protesta No Green Pass, i sindacati chiedono la piena operatività del Porto

Filt Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Uglmare invitano a cessare il blocco: “Abbiamo ottenuto tamponi gratuiti, cercheremo di ottenere analoga misura in tutti i settori lavorativi”. Intanto il Clpt dichiara che “solo il 20% dei lavoratori è andato a lavorare”

I sindacati chiedono la piena operatività del Porto di Trieste, che oggi ha lavorato a ranghi ridotti a causa della manifestazione No Green Pass organizzata dal Clpt. Le Segreterie territoriali di Filt Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Uglmare ritengono che “Dopo aver ottenuto la gratuità dei tamponi per coloro che ne hanno la necessità nel porto di Trieste, pensiamo che ogni ulteriore fermo non venga più compreso dalla maggioranza dei lavoratori, e al contempo cercheremo di ottenere analoga misura in tutti i settori lavorativi”.

Il portavoce del Clpt Stefano Puzzer, a margine del suo intervento durante la manifestazione, ha dichiarato che “Solo il 20% dei lavoratori del Molo VII è andato oggi a lavorare”, almeno relativamente allo scalo 4, ma la cifre ufficiali non sono ancora pervenute. A questo si unisce il danno economico causato dal presidio, che ha di fatto azzerato il traffico dei camion.

Le sigle chiedono quindi di affrontare altri temi quali “riaprire quanto prima i tavoli sulle trattative di secondo livello. Ridistribuiamo ai lavoratori portuali i guadagni dell’incremento di produttività che c’è stata e che ci sarà nel porto di Trieste”.

“Anche nelle adesioni alla manifestazione ha prevalso il buon senso - concludono insindacalisti -, già da subito chi voleva andare a lavorare ha potuto farlo, crediamo che l’esercizio della democrazia, sia un elemento fondante che non debba in nessun modo spaccare i lavoratori del porto di Trieste.

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