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Cronaca

Protezione civile Fvg, Curcio: «Modello per altre regioni soprattutto per prevenzione»

Fabrizio Curcio, capo del dipartimento della Protezione civile nazionale sulla Protezione Civile del Friuli Venezia Giulia

«La Protezione civile del Friuli Venezia Giulia gode di ottima salute; mi piacerebbe che avessimo tutti, in Italia, questa condizione con un volontariato forte, presente, radicato».

Sono le parole di Fabrizio Curcio, capo del dipartimento della Protezione civile nazionale, dette a margine della diciottesima edizione della Giornata del volontario di Protezione civile, ospitata nell'ente fieristico di Torreano di Martignacco (UD).

«Poniamo il sistema di protezione civile del FVG anche come modello per le altre regioni soprattutto sull'aspetto della prevenzione dove c'è molto bisogno; possiamo e dobbiamo percorrere tanta strada assieme» ha indicato Curcio evidenziando in particolare due temi, quello della territorialità e della prevenzione da portare avanti insieme, in rete, in modo omogeneo e coordinato.

Il Capo dipartimento ha infatti sottolineato l'aspetto irrinunciabile della territorialità del sistema di protezione civile «che nasce sul territorio ed è del territorio. Altro è, invece, il tema dell'organizzazione nelle diverse realtà, sul quale si deve ragionare per dare risposte omogenee come Paese».

Per quanto riguarda la prevenzione, ha rilevato come «la filiera va dal cittadino fino alle istituzioni e funziona se ognuno fa la propria parte; a noi piacerebbe fosse riconosciuta non solo nella parte operativa emergenziale ma anche nella prevenzione in termini di formazione, comunicazione, informazione alla popolazione e nella prevenzione strutturale che, anche qui in FVG, dove il sistema di protezione civile è stato fortemente impegnato, ha portato benefici».

Nel corso dell'appuntamento - che ha visto la presenza della presidente e del vicepresidente della Regione, Debora Serracchiani e Sergio Bolzonello - l'assessore regionale delegato alla Protezione civile, Paolo Panontin ha tracciato il bilancio degli interventi realizzati nel corso dell'anno e si è soffermato sul Piano tecnico 2016 che destina importanti risorse sia ai gruppi comunali che alle associazioni di Protezione civile e che, con 5 milioni e 230mila euro, dei quali 4.260.000 in investimenti e 970.000 in spesa corrente, ha coperto il cento per cento delle richieste ammissibili.

Fra gli interventi del 2016 della Protezione civile regionale, Panontin ha citato in primis quello ad Amatrice durante l'emergenza terremoto, che ha visto attivi 365 volontari (dal 24 agosto al 19 ottobre data di chiusura del campo per la popolazione assistita) per 2.511 giornate di lavoro, con l'allestimento di 43 tende, 1 cucina per 250 persone, 12 docce, 19 bagni con l'erogazione di 200 colazioni/pranzo/cena al giorno e l'assistenza quotidiana, in media, di sessanta persone di cui 10 minori.

È stata, poi, ricordata la realizzazione in sette giorni di lavoro, a dieci giorni dal sisma, in collaborazione con il Genio militare e i Vigili del Fuoco della Calabria,del cosiddetto "Ponte della Rinascita", un by-pass sul torrente Castellano in comune di Amatrice, lungo una trentina di metri e largo più di sei, in grado di sopportare anche i traffici pesanti. A monte e a valle del 'ponte' è stata costruita una pista asfaltata di oltre 600 metri.

L'incontro ha dato conto anche della solidarietà confluita nel conto corrente della Protezione civile del FVG: al 28 novembre la raccolta ha raggiunto 110.000 euro, che contribuiranno alla costruzione di un edificio di pubblica utilità nei territori colpiti dal sisma nell'Italia centrale.

A queste cifre si sono aggiunte quelle fornite dal direttore centrale  della Protezione Civile FVG, Luciano Sulli: 65.493 le chiamate ricevute dalla sala operativa regionale, 9759 i volontari dei gruppi comunali presenti in 216 Comuni (6961) e delle 76 associazioni (2798),  di cui 829 sul territorio di Gorizia, 1705 su Pordenone, 243 su Trieste e 4184 su Udine. Sono stati, invece, 3362 i volontari formati e 47.533 le giornate dedicate alle esercitazioni. Per quanto concerne le opere di pronto intervento, sempre nel 2016, sono stati avviati 69 interventi per 16,5 milioni di euro e 56, avviati in anni
precedenti, sono stati conclusi per 14,2 milioni di euro.

Per il 2017, come ha informato Sulli, è prevista l'attivazione del numero unico per le emergenze (112), l'esercitazione Neiflex a metà ottobre sul rischio idraulico oltre alla ricostruzione, attualmente allo studio, della scuola dell'infanzia di Sarnano (Macerata). All'evento, organizzato dalla Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, hanno preso parte i volontari dei Gruppi comunali, delle associazioni e rappresentanti della Protezione civile di Slovenia, Carinzia e Croazia.

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