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Cronaca

Provincia di Trieste, bilancio di fine mandato: grande attenzione a cultura, scuola, disabilità, verde e lavoro

La presidente Poropat: «L'attività politica dell'Ente è stata coerente con le strategie del Programma di mandato - ha aggiunto - in un'ottica di valorizzazione e integrazione del territorio inteso nel suo complesso»

La Presidente della Provincia di Trieste, Maria Teresa Bassa Poropat, affiancata dalla propria Giunta, ha presentato la Relazione di fine mandato, documento di rendicontazione dell’attività svolta dall’Ente dal 2011 al 2016.  «La conclusione del mandato politico amministrativo  – ha commentato Maria Teresa Bassa Poropat - coincide con l'ultima fase del trasferimento di funzioni provinciali  prevista per il 1° gennaio 2017,  in vista della definitiva soppressione dell'Ente, ma l’intero quinquennio di governo è stato segnato da significative riforme di livello sia nazionale che regionale, che hanno modificato l’assetto delle autonomie locali: dalla  Legge Delrio e la legge di revisione costituzionale per la quale è attualmente aperta la procedura referendaria, al riassetto del sistema Regione-Enti locali attuato dalla Regione Friuli Venezia Giulia con l’approvazione della legge 26/2014».  «L’attività politica dell’Ente è stata coerente con le strategie del Programma di mandato – ha aggiunto - in un’ottica di valorizzazione e integrazione del territorio inteso nel suo complesso, attraverso un dialogo permanente con tutti i Comuni e l’avvio di azioni negli ambiti del  marketing territoriale,delle iniziative culturali, del lavoro, degli interventi strutturali e delle politiche transfrontaliere». 

Ecco in sintesi i principali ambiti di intervento:

Un bilancio solido. Per quanto attiene la situazione economico finanziaria, le politiche attuate dalla Provincia hanno garantito il mantenimento degli equilibri di bilancio, una sana gestione finanziaria e il rispetto del patto di stabilità interno, cui si è aggiunta un’attenta politica di contenimento dei costi. I risultati economici degli ultimi cinque esercizi confermano una gestione sana, attuata grazie a una costante azione di monitoraggio delle poste di spesa residue di bilancio, all’effettuazione di economie che hanno determinato il reimpiego di risorse attraverso l’avanzo di amministrazione e nello stesso tempo consentito il rispetto degli obiettivi fissati dal Patto di Stabilità

La messa in sicurezza della viabilità provinciale.  Una politica forte, attraverso sistemi di affidamento comunitari per la prima volta applicati negli appalti di settore associata all’impiego costante, anno dopo anno, di risorse di bilancio rese disponibili per l’intervento, ha consentito di qualificare in modo determinante tutti i chilometri della rete viaria provinciale con rifacimento dei manti stradali, delle attrezzature accessorie, della cartellonistica e della segnaletica orizzontale e verticale. “Tutto ciò – ha commentato l’assessore Vittorio Zollia - ha permesso, con grande soddisfazione, di trasferire alla subentrante Regione la viabilità provinciale per il 93% priva di necessità di qualsiasi intervento, se non la doverosa ordinaria manutenzione a tutela di una corretta fruizione da parte dei cittadini che riteniamo di aver garantito nel tempo.” Sono stati inoltre eseguiti lavori di sistemazione riportando a decoro gli ex valichi confinari.

Una mobilità efficiente. In materia di trasporto pubblico locale, la Provincia ha attivamente partecipato nella fase di elaborazione dei documenti di gara elaborando proposte per i programmi di esercizio e formulando alcune indicazioni per mettere in luce le specificità dell'ambito prettamente urbano della provincia di Trieste. Nel corso del mandato si è consolidata la sperimentazione relativa alla mobilità ciclistica integrata con il trasporto marittimo. Per migliorare l'accessibilità del trasporto pubblico locale è stato realizzato uno studio sulle caratteristiche delle fermate sulle linee di autobus più frequentate in relazione alla fruibilità/accessibilità e sono stati messi in atto i primi interventi manutentivi di adeguamento.

Motorizzazione civile. La Motorizzazione civile è stata riqualificata attraverso sistemi informatici innovativi che hanno permesso all’utenza, tra l’altro, anche l’acquisizione delle prenotazioni e l’effettuazione dei pagamenti on line; a favore dei giovani sono stati avviati  progetti qualificanti attuati in collaborazione con la Polstrada e la Direzione provinciale dei carabinieri finalizzati alla sicurezza stradale. Numerose sono state le collaborazioni e le sinergie con altri soggetti pubblici che svolgono un ruolo diretto o indiretto nell'ambito della circolazione stradale, dalla Polizia di Stato, alla Polizia stradale, dalle Prefetture all'Azienda sanitaria triestina.

Tutela ambientale. L’impegno politico nel settore ambientale è stato quello di  fornire la massima collaborazione alle altre istituzioni, nel rispetto dei compiti di legge, nelle più rilevanti questioni caratterizzanti il territorio: impianto di depurazione, Ferriera di Servola, Sito inquinato di interesse nazionale – SIN e sistema complessivo delle bonifiche. Significativa è stata poi l’implementazione dell’uso delle fonti energetiche alternative, culminato nell’incremento di più del 25% degli impianti solari termici dei privati, con costo zero per gli stessi, le politiche di incremento della raccolta differenziata (dal 19,5% del 2011 all’attuale 40%),  i molteplici interventi a favore dei privati per la rimozione e lo smaltimento dell’amianto attraverso procedure innovative e semplificate, la creazione di un catasto degli impianti termici, tutti elementi qualificanti dell’azione di questa Amministrazione provinciale nel delicato settore dell’ambiente e dell’energia.

Servizi per il lavoro e centri per l'impiego. Fino al 1° giugno 2015, data nella quale la funzione in materia di lavoro è stata trasferita alla Regione, la Provincia ha attivato e gestito con continuità i tavoli di mobilità e i tavoli per il raffreddamento dei conflitti su richiesta delle parti sociali.  Sono inoltre stati sottoscritti protocolli di intesa per il potenziamento delle azioni di politica attiva del lavoro a favore di situazioni di crisi aziendale e per il potenziamento delle azioni a favore di soggetti svantaggiati. “I servizi per l'impiego – ha detto Adele Pino -  sono stati strutturati allo scopo di erogare servizi alle imprese e favorire l'occupabilità di giovani, donne, disoccupati, lavoratrici e lavoratori coinvolti in crisi industriali, soggetti svantaggiati e disabili. L'apertura dello sportello all'Università ed il Bando per la creazione di impresa per i disabili hanno costituito delle buone pratiche estese agli altri territori nel passaggio di competenze alla Regione”.

Disabilità. Sono stati realizzati programmi specifici di intervento indirizzati alle persone con disabilità, volti soprattutto al sostegno dell'autonomia, in particolare di persone giovani. Autonomia nell'abitare in modo completamente indipendente e maggiore autonomia acquisita nel proprio ambiente domestico sono state due linee progettuali che nel corso del mandato hanno coinvolto, con buoni risultati, alcuni/e giovani con disabilità. Ulteriori interventi, in coordinamento con altri soggetti pubblici, hanno riguardato invece l'accessibilità alle persone disabili di spazi pubblici e luoghi comunitari.

Pianificazione territoriale.  Sono state elaborate linee di indirizzo per la pianificazione di area vasta nei settori viabilità, mobilità e trasporti, ambiente e paesaggio e politiche agricole. L'intendimento era quello di condividere detti indirizzi con i Comuni, anche dell'area transfrontaliera, per giungere a visioni quanto più possibile integrate dello sviluppo delle tematiche di area vasta nell'ambito del territorio. A partire dal 2014 tuttavia, in conseguenza del nuovo disegno regionale dell'ordinamento e delle competenze degli enti locali, tale linea strategica ha esaurito la sua portata.

Tutela e valorizzazione del territorio del Carso e tutela della biodiversità. Attraverso l'utilizzo di fondi europei sono stati portati a compimento diversi progetti finalizzati alla tutela e alla valorizzazione del territorio tra i quali va annoverato quello relativo alla rete delle centraline di rilevamento agro-meteorologico che consente la divulgazione via web di dati a supporto dell'agricoltura locale ed in particolare dell'olivicultura e della vinicultura. Altro importante intervento portato a compimento nel mandato è la realizzazione del Giardino mediterraneo, che è stato ubicato all'interno del già esistente Giardino botanico Carsiana. Ulteriori interventi di valorizzazione del territorio del Carso sono stati realizzati, anche a carattere transfrontaliero. “L'azione della Provincia – ha ricordato Igor Dolenc - si è manifestata attraverso un'attenta promozione del territorio sulla base di un marketing integrato, anche transfrontaliero, attuato attraverso la cooperazione con gli operatori del settore e gli enti locali avendo come obiettivo l'ottimizzazione dell'offerta di un'esperienza diversa”.  Infine merita di essere citata la conclusione del progetto Gemina attraverso il quale sono stati realizzati articolati percorsi ciclo-pedonali estesi su una ampia porzione del Carso riqualificando i percorsi già esistenti.

Edilizia scolastica. La Provincia di Trieste ha gestito  circa una trentina di immobili, suddivisi tra sedi centrali e succursali, tutti situati nella città di Trieste, per la maggior parte piuttosto vetusti per epoca di edificazione, governando una politica di revisione e ammodernamento delle scuole, riconoscendo la necessità, prioritaria su tutte, di una revisione dei meccanismi di gestione delle strutture e stabilendo le principali politiche e strategie di intervento: “abbiamo operato una costante revisione della logistica di sedi e succursali – ha ricordato Mariella De Francesco - secondo i criteri del contenimento e della razionalizzazione della spesa pubblica,  nell’ottica della costituzione di “poli scolastici” dotati di impianti e strutture in comune tra diversi istituti. Parallelamente abbiamo dismesso gli edifici che presentavano i più pesanti vincoli fisici ed economici rispetto all’adeguamento alle norme vigenti di settore”.
Offerta formativa e dimensionamento scolastico. In base ai piani di dimensionamento dell'offerta formativa sono stati predisposti e costantemente aggiornati i piani di intervento sugli edifici scolastici. La revisione della logistica delle sedi scolastiche ha assunto come criterio ispiratore la progressiva dismissione degli edifici che presentavano i più pesanti vincoli per concentrare le risorse nella messa in sicurezza e nella ristrutturazione degli altri edifici.

Politiche giovanili. La linea di intervento nel settore delle politiche giovanili si è caratterizzata per l'adesione delle iniziative messe in capo alle tematiche del lavoro, spesso anche in sinergia con le iniziative delle politiche attive del lavoro.  La promozione di stili di vita sani e la prevenzione di comportamenti volti all'uso di sostanze piscoattive è stata attuata nel corso del mandato in collaborazione con la SISSA e con alcuni istituti scolastici superiori. “Ai giovani poi – ricorda Roberta Tarlao - abbiamo dedicato progettualità per rafforzare il concetto di cittadinanza attiva come i viaggi della memoria a Cracovia e in Bosnia. Abbiamo poi  offerto loro opportunità nell'ambito dell' imprenditoria giovanile riabilitando anche gli antichi mestieri”.

Cultura. Diverse le azioni realizzate in ambito culturale ad iniziare dalla rivitalizzazione del Parco di San Giovanni, con la messa a disposizione del teatrino Basaglia e la realizzazione di diversi progetti: Arte nel Parco, Valorizzazione della cultura del territorio e dei suoi siti di pregio, festival Teatri a Teatro. Al Magazzino delle Idee la Provincia ha dato avvio a un programma culturale teso a valorizzare la conoscenza di figure di intellettuali, collezionisti, artisti del periodo fine Ottocento/Novecento collegati al territorio triestino. Undici le mostre realizzate tra le quali le esposizioni dedicate a Slataper, Anita Pittoni, Bogdan Grom, Manlio Malabotta, Ed ancora: Trieste 1914. La città e la guerra, L’Europa in guerra. Tracce del secolo breve, Cento/Novecento. Un secolo d’arte in cento opere della collezione della Fondazione CRTrieste, Il mondo è là. Arte moderna a Trieste 1910-1941 e I luoghi del sapere. Istituti superiori a Trieste '800/'900. In ambito culturale infine forte è stato l’impegno nel settore cinema con la realizzazione della Casa del Cinema.

Pari opportunità. E’ stata consolidata una rete di coordinamento e di integrazione tra molteplici soggetti privati e pubblici operanti nella promozione delle pari opportunità tra uomo e donna. La rete è stata attiva costantemente nel corso del mandato e ha avuto punte di ampia visibilità e di estesa partecipazione della cittadinanza nell'ambito delle iniziative organizzate annualmente in occasione delle ricorrenze dell'8 marzo con Primavera di donne e del 25 novembre con Abitare la vita senza violenza.  Un altro progetto di rilievo ha riguardato la memoria della figura di Ondina Barduzzi, in particolare attraverso la istituzione di un concorso per giovani laureate/i.

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