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Cronaca Via Pietro Mascagni

Inaugurato in via Mascagni il punto d'ascolto per fasce deboli

Presentata la sala Dafne, realizzata nel comprensorio della Polizia di Stato. Il nuovo punto d'ascolto garantisce accoglienza, attenzione, privacy, silenzio e comfort

Alla presenza del Questore, Dirigente Generale della Polizia di Stato dr. Giuseppe Petronzi, è stata inaugurata questa mattina la Sala “Dafne”, un ambiente appositamente realizzato nella palazzina “Duchessa d’Aosta” presso il Commissariato di Pubblica Sicurezza “Polo San Sabba”, per essere dedicato all’ascolto protetto delle fasce deboli.

Nel corso della presentazione che ha preceduto l’inaugurazione, svoltasi nella sala riunioni della Sezione Polizia Stradale di Trieste presso il Centro Polifunzionale “Luigi Vitulli”, il Questore ha ribadito la massima attenzione delle forze di polizia alle fasce che, in ragione di una circostanza, diventano deboli e la necessità di un intervento tempestivo in eventi del genere ai quali occorre rispondere con una pronta azione sinergica, in stretto raccordo con l’Autorità Giudiziaria. Il setting realizzato col finanziamento del Dipartimento della Pubblica Sicurezza garantisce accoglienza, attenzione, privacy, silenzio, comfort, prerogative indispensabili per chi deve poter essere adeguatamente ascoltato e protetto. All’evento erano anche presenti la dr.ssa Maddalena Chergia, Sostituto Procuratore presso il Tribunale, la dr.ssa Francesca Portesan, Sostituto Procuratore presso il Tribunale dei Minori, l’Assessore Fabio Scoccimarro della Regione e l’Assessore Carlo Grilli del Comune.

Le prossime iniziative della Polizia

L’inaugurazione è stata effettuata in vista dell’approssimarsi della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, che si celebrerà lunedì 25 novembre p.v., e che vedrà la Questura mettere in campo la campagna di prevenzione nazionale “…questo non è amore”, diventata progettualità permanente della Polizia di Stato dal 2017. Sarà allestito un punto di ascolto e informativo mobile dedicato alla cittadinanza in generale, in particolare alle donne, volto a raggiungere i luoghi di aggregazione della città per avvicinare le donne e sensibilizzarle a riconoscere le forme della violenza (non solo fisica, ma anche psicologica ed economica) e a denunciarle.

Il camper di “…questo non è amore”, con a bordo un’équipe multidisciplinare, sarà presente lunedì mattina in piazza Unità e in piazza della Borsa, mentre nel pomeriggio si sposterà nei rioni di Roiano e San Giacomo sostando in piazza Tra i Rivi e in campo San Giacomo. Al di fuori verranno distribuiti i volantini della campagna, realizzati col contributo della Regione Friuli Venezia Giulia e tradotti in altre 6 lingue (sloveno, serbo, croato, rumeno, portoghese, inglese) diffuse tra le etnie più presenti sul territorio, per poter raggiungere in modo efficace il maggior numero di donne. Accanto ad essi stati realizzati dei segnalibri, in italiano e in inglese, recanti nel retro i recapiti della “rete” da attivare: oltre alla Questura, i servizi sociali del Comune, il GOAP (Centro antiviolenza) e l’Associazione Interpares (per gli uomini maltrattanti), oltre al numero verde nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri 1522.

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