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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Questura di Trieste: «Nuove norme e consigli per i botti di Capodanno» (FOTO)

Nuove diciture sulle scatole dei fuochi d'artificio, avvertimenti sulle precauzioni e utilizzo da parte degli artificieri. Attenzione particolare per i bambini e gli animali domestici

Questa mattina, in Questura, il portavoce Denise Mutton e personale del Nucleo artificieri del Friuli Venezia Giulia della Polizia di Stato (il sovrintendente Di Pietro e l'assistente capo Rufillo) hanno ribadito che artifici e giocattoli pirotecnici sono per loro natura pericolosi, che devono essere comperati da rivenditori autorizzati, che devono essere maneggiati con circospezione e che si deve prestare la massima attenzione nel rispettarne le modalità d’uso.

Durante la prima notte del 2014 (lo scorso capodanno) a Trieste una donna ha riportato abrasioni e una minima ustione all’occhio destro, mentre un uomo un’ustione di secondo grado al palmo della mano sinistra. Rispettivamente 7 e 5 giorni di prognosi. Il bilancio della nostra città è comunque di molto inferiore a quello del resto del Paese, infatti 2014 in tutta Italia si è registrato un morto, a Roma, per soffocamento (si trattava di un disabile che soffocò a causa del fumo sprigionato dai botti), mentre nel 2013 ci furono due morti (entrambi in Campania) e 361 feriti, di cui 53 minori.

29dic14. Conferenza fuochi d'artificio Questura

«Anche se sembrano innocui - ha chiarito Mutton - possono arrivare a temperature molto elevate e causare incendi: infatti, oltra utilizzarli sempre all'aperto e mai in casa, bisogna prestare molta attenzione agli indumenti indossati, non utilizzare supporti improvvisati (come bottiglie vuote), prestare la massima cura ai bambini e animali. Va inoltre ricordato che i fuochi d'artificio e i petardi generano fumi molto pericolosi per chi soffre d'asma o ha problemi respiratori».

«Sulle confezioni - ha spiegato Di Pietro - saranno presenti delle nuove diciture della Comunità europea, oltre al decreto ministeriale e la categoria (la 1 è vietata ai minori di 14 anni, la 2 vientata ai minori di 18, la 3 prevede un nulla osta o il porto d'armi, la 4 e la 5 sono solo per chi è dotato di licenza, ndr); la vendita dei vecchi prodotti è consentita solo fino all'esaurimento delle scorte. È molto importante leggere le avvertenze (mai accenderli con il volto a stretto contatto), conservarli in luoghi sicuri (asciutti e privi di forme di calore) e mai più di 25 chili insieme». 

«Assolutamente mai modificare la lunghezza delle micce - ha tenuto a precisare Rufillo -, tantomeno assemblare più petardi insieme. Ovviamente non vanno mai rivolti verso persone o animali, né zone boschive o lughi in cui possa divampare un incendio».

«Mai avvicinarsi, in particolare il giorno dopo, ai fuochi inesplosi: non tentare di spostarli o di riaccenderli, va chiamato il 113», ha poi ribadito la portavoce Mutton, che ha poi ricordato «il trauma che subiscono gli animali domestici, in patticolare i cani: non bisogna lasciarli fuori in balcone né forzarli in nessun modo, vanno assecondati naturalmente, anche perchè per la paura potrebbero diventare aggressivi. Magari, se non si è in casa, per smorzare un po' il frastuono, si può lasciare la tv o la radio accesa». 

Va ricordato che le pene per chi viola la normativa europea riguardanti i fuochi d'artificio sono molto severe: se vengono ceduti a minori di 14 anni (venduti o semplicemente consegnati) si va dai tre mesi a un anno di reclusione e una sanzione dai 2 ai 20 mila euro; se invece i quochi di categoria due finiscono in mano ai minori di 18 anni, si rischiano dai sei mesi a due anni di reclusione e dai 20 ai 200 mila euro di multa; infine, se finiscono in mano a chiunque dei pirotecnici superiori alla seconda categoria (cioè quelli non a libera vendita) le pene sono massime: dai sei mesi ai tre anni di carcere e una sanzione dai 30 ai 300 mila euro.

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