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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Rampigada Santa: in 1000 alla crono-scalata triestina

Stefano Fatone con i suoi 10:33 è il vincitore assoluto mentre Dario Vatta ha percorso i due chilometri di Scala Santa contando i palleggi necessari a raggiungere la vetta

Millecinquecentocinquanta palleggi. Da oggi la lunghezza di Scala Santa si può misurare anche con questa nuova unità di misura. Il merito va alla settima Rampigada Santa, la cronoscalata a piedi o in bici di Scala Santa. Ed in particolare a Dario Vatta, il partecipante che, cogliendo in pieno lo spirito della manifestazione, ha scelto di percorrere i due chilometri che separano Roiano da Opicina con un pallone da basket, contando i palleggi necessari a raggiungere la vetta.

Questo uno degli aneddoti legati alla Settima edizione della Rampigada Santa, divenuta ormai un irrinunciabile appuntamento annuale che lega il fascino di una delle più belle strade triestine a quello di una vera e propria festa popolare all’insegna della mobilità sostenibile.

Per chi vi partecipa, infatti, scivola quasi in secondo piano la classifica vera e propria della gara. I ricordi della due giorni della Rampigada Santa infatti sono legati in primis alla riscoperta dell’Obelisco, usato normalmente come parcheggio, che per un sabato e una domenica diventa invece fulcro di eventi, stand, concerti e manifestazioni per tutte le età.

Fa comunque impressione pensare che il vincitore assoluto, Stefano Fatone, sia capace di percorrere i due chilometri di Scala Santa in 10:33. E che subito dopo Riccardo Sterni riesca a salire all’Obelisco, di corsa, in soli 12:25. I primati femminili sono si Michela Facchin in bicicletta, con 15:54, e Daniela Da Forno, con 16:01.
C’è poi addirittura chi ha deciso di percorrerla due volte, in bici e a piedi, partecipando al “duathlon santo”. La vincitrice è nuovamente Michela Facchin, con 33:55 come somma dei due tempi, e Alessandro Lembo, con 26:32.

Tempi degni quasi di uno scooter o di un’automobile, quasi a dimostrare che, in fondo, come dicono gli organizzatori, “se te pol andar a pie o inbici su per de là, te pol andar a pie o in bici per tuto”.

Tempi record a parte, la Rampigada Santa è stata ancora una volta un successo, riuscendo a coinvolgere sia professionisti che amatori, gli uni attirati dalla difficoltà dell’impresa e gli altri dal divertimento e dal “morbin” legato alla manifestazione. Oltre al “palleggiatore pazzo”, tra i partecipanti va infatti sicuramente ricordato chi è partito vestito con un kimono nero e chi da wonder woman. Non di meno, va citato Mattia Bembi, il più giovane ciclista, di soli 8 aani. Per non parlare di Camilla Zennaro e Francesco Magli, podisti di appena  4 anni. Per par condicio vanno citati i “diversamente giovani”, Frances Anderson di  e Claudio Sterpin di 79 anni.

Più di 1000 persone presenti domenica all’Obelisco hanno potuto partecipare a questa festa, che ha inoltre coinvolto importanti realtà associative cittadine quali, fra le altre, la LILT, Lega Italiana Lotta ai Tumori, la Associazione donatori sangue, la Fai, che ha organizzato tour di riscoperta dell’Obelisco, ViaggiareSlow, che si dedica alla promozione del cicloturismo del nostro territorio. Un fine settimana di festa e solidarietà all’insegna della sostenibilità ambientale, al termine del quale ciò che resta è la consapevolezza che una Trieste più a portata di spostamenti a piedi e in bici è possibile.

Le classifiche complete per categoria sono consultabili su www.spiz.it.8C4ABE3A-E439-405F-B39C-28FADC335F9A-2AD027CB9-E5B6-4FA6-9916-7AF6DBD524B9-233DDC1C6-3BB1-41C4-8CBC-24BCFB762665-2

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