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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Rubava minacciando col taglierino: arrestato rapinatore seriale

Colto in flagranza di reato in una cartoleria di via Battisti, l'uomo aveva già commesso due rapine in una farmacia ed una al supermercato. Travestendosi prima per il colpo, il malvivente fuggiva poi ogni volta a bordo di una mountain bike

Sono state protratte ed articolate le indagini dirette dalla Procura della Repubblica di Trieste e svolte dagli investigatori della sezione “reati contro il patrimonio” della Squadra Mobile finalizzate alla individuazione dell’autore di diverse rapine commesse in centro città col taglierino.
Si tratta di C. A., classe 1956, nato e residente in provincia di Padova, con precedenti di polizia
per reati contro il patrimonio, in atto ristretto presso la casa circondariale di Trieste, poiché
indagato dei delitti di furto aggravato, rapine aggravate, lesioni personali e porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere.

Le rapine

In particolare si tratta di due rapine commesse ad ottobre del 2017 e ad agosto del 2018 in una farmacia, nonché di una rapina commessa lo scorso agosto ai danni di un supermercato, in occasione della quale, oltre ad essere stato asportato l’intero incasso, la commessa è stata colpita con un taglierino riportando una profonda ferita al palmo della mano destra.

Pedinamento e flagranza di reato

Gli investigatori, durante dei servizi di pedinamento nei confronti di un soggetto ritenuto, per la somiglianza, il rapinatore, ma non ancora identificato, lo scorso 14 settembre 2018, sono così intervenuti in flagranza di reato arrestandolo per aver commesso un furto in una cartoleria sita in via Battisti, in occasione del quale aveva asportato il cassetto porta contanti del registratore di cassa. Il sospettato era stato individuato nei giorni precedenti all’arresto e sottoposto a servizi continuativi di pedinamento, finalizzati alla computa identificazione.

Camuffamento e fuga in mountain bike

Le indagini svolte avevano, infatti, consentito di verificare, attraverso la visione e conseguente comparazione delle immagini registrate dagli impianti di video sorveglianza, come le diverse rapine fossero state commesse dalla medesima persona che, nelle varie occasioni, ha tentato di dissimulare il proprio aspetto fisico a volte indossando degli occhiali da vista ed un cappellino da baseball, altre volte una parrucca. È stato, altresì, accertato come il malfattore, una volta portato a segno i colpi, si dileguasse, facendo perdere le proprie tracce, in sella a delle biciclette modello mountain bike.

Sulla scorta evidenze investigative si è dato quindi luogo a numerosi servizi, finalizzati al rintraccio ed alla identificazione dell’ignoto, dispiegati in un’area compresa tra la via Giulia e la via Fabio Severo in ragione del fatto che gli obiettivi dal medesimo individuati per il compimento delle rapine insistevano proprio in tale zona. Nel corso dei predetti servizi, era stato notato un soggetto, con caratteristiche fisiche compatibili con quelle del rapinatore ricercato, entrare all’interno di un palazzo di via Fabio Severo (presso il quale, come accertato, riceveva temporanea ospitalità) dopo aver percorso diverse vie cittadine in sella ad una bicicletta del medesimo modello e colore di quella utilizzata per darsi alla fuga a seguito della rapina commessa ai danni del supermercato Punto Simply del 18 agosto.

Rapina in via Fabio Severo, ferita una cassiera

Perquisizione e riconoscimento

Nel corso della perquisizione personale e locale, eseguita il 14 settembre a seguito dell’arresto per il furto aggravato, sono stati rinvenuti oltre alle citate biciclette, diversi oggetti direttamente riconducibili alle rapine sopra elencate quali i capi d’abbigliamento nelle circostanze indossati, nonché gli occhiali, la parrucca ed i taglierini utilizzati.
Il C. A. è stato, infine, riconosciuto dalle parti offese, in sede di individuazione fotografica, quale autore delle rapine consumate ai propri danni.

Le evidenze investigative raccolte, sono state trasfuse in una dettagliata informativa di reato che ha consentito al P.M. titolare del procedimento penale, di richiedere ed ottenere dal G.I.P. di Trieste la misura cautelare della custodia in carcere. L’uomo si trova in atto ristretto presso la Casa Circondariale di Trieste.
Sono in corso ulteriori indagini finalizzate a verificare la responsabilità dell’indagato in ordine ad ulteriori rapine commesse con le medesime modalità.


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