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Cronaca

Dal Real a Trieste: sfida il Covid e apre il suo studio, la storia di Riccardo

Riccardo Oggioni, 26enne triestino, dopo aver conseguito il Master in Fisioterapia Sportiva del Real Madrid, torna a casa: "chiudo un cerchio per aprine uno nuovo".

Una laurea a Lugano, un corso di Alta Formazione a Milano e un master al Real Madrid in tasca, e infine un biglietto per tornare a Trieste, a casa, con un bagaglio di esperienze e titoli per aprire il suo primo studio di fisioterapia. Il protagonista di questa storia è Riccardo Oggioni, 26enne triestino che a luglio, nonostante i tempi bui del Covid, ha avuto il coraggio di aprire la sua attività. "Iniziare in questo momento storico non è stato facile  - ci ha raccontato Riccardo -soprattutto per come si è evoluta la situazione da quest'estate, tant'è vero che ho perso qualche paziente anziano perchè temeva di contagiarsi. Ma avevo una gran voglia di iniziare a lavorare, soprattutto dopo aver studiato tanto. Volevo mettere in pratica tutto ciò che avevo imparato. Si trattava per me di chiudere un cerchio e aprirne un altro".

Il sogno e l'anno a Madrid

Un cerchio quindi che doveva chiudersi, soprattutto dopo i titoli conseguiti: laurea alla Semmelweis University di Lugano e un Master in Fisioterapia Sportiva del Real Madrid, presso l’Universidad Europea de Madrid. Parlando di quest'ultima esperienza Riccardo ci ha rivelato che è sempre stato il suo sogno nel cassetto: "Era uno dei miei desideri. Quel Master mi ha aperto le porte a metodi di riabilitazione diverse, molto specifiche e personalizzabili a seconda del soggetto. Ed è forse questa la parte più difficile del lavoro di fisioterapista: adeguare la tecnica alla persona. In questa fase bisogna capire la mente del paziente, perchè essa ha un ruolo importante nel percorso riabilitativo, non dimenticando che ognuno di noi funziona in maniera diversa". L'anno trascorso a Madrid è stato anche un diario ricco di esperienze, un modo per conoscersi, capirsi e migliorare: "Mi sono innamorato delle lingue ed è stato davvero interessante il doversi adeguare e il farsi capire. Condividendo l'appartamento con coinquilini tedeschi e australiani, ho anche migliorato il mio inglese. Inoltre, studiare all'estero ti stimola molto perchè devi superare le difficoltà con le tue sole forze".

La scintilla

E proprio con le sue forze Riccardo è riuscito ad arrivare lontano anche se questo traguardo, come ha giustamente detto, è solo un altro cerchio che si apre e che forse farà sì che in futuro se ne aprano degli altri. Certamente a guidarlo è la passione, che, come una scintilla, è scoppiata ancor prima di iniziare a studiare, quando ha accompagnato la sorella pallavolista a Brescia per una visita da un fisioterapista: "Ricordo  - ha spiegato - che le ha preso il ginocchio e ha iniziato a fare delle manovre che al momento mi sono sembrate assurde, ma che allo stesso tempo mi avevano affascinato moltissimo". Oggi è lui a fare "quelle manovre", nel suo studio a Trieste in via San Francesco 4/1. "E' bello tornare a casa. Ora voglio dare il mio contributo e far star bene tutti. E con tutti intendo tutti: che siate 15enni o 80enni" conclude.

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