"Un'odissea telefonica", nuova segnalazione sul recupero della fauna selvatica
Riceviamo e pubblichiamo integralmente.
In merito al vostro post sul soccorso da parte di due ragazze di un capriolo, posso confermare l'odissea telefonica per soccorere un animale in città. Sabato pomeriggio (4 gennaio ndr) ho trovato un pullo di piccione. L'avevo visto con la testa nell'angolo tra un portone e lo stipite, in prossimità di un locale del centro storico, con avventori all'esterno, senza che nessuno si fosse degnato di intervenire per soccorerlo.
Con uno scatolone trovato nelle vicinanze l'ho recuperato e qui è iniziata un' odissea telefonica: ho iniziato con tre numeri cellulari (due spenti e uno di una persona non più operativa al servizio), poi ho chiamato il 112, che mi fa fornito due numeri, il primo corrispondente ad un numero di call center dell'azienda sanitaria, il secondo un numero fisso della Forestale, con segreteria telefonica, che a sua volta forniva un numero esclusivamente per incendi boschivi. Un amico mi ha fornito il link del sito della Regione per il recupero degli animali selvatici. Tale numero sembrerebbe disattivato. Detto ciò il piccione l'ho portato all'Enpa, che è aperto dalle 8 alle 20 e l'animale è stato finalmente soccorso.
Ricordo che anni fa mi successe la stessa cosa, ma il piccione fu soccorso in strada in breve tempo dall'Enpa. Sarebbe bello sapere a chi rivolgersi in caso di emergenze anche per gli animali selvatici e per quelli "urbani" (colombi, gabbiani, pippistrelli, etc, etc).