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Reddito e pensioni di cittadinanza in regione, un terzo è a Trieste

Le informazioni sono state diffuse dall'Ires Fvg che attraverso una ricerca condotta da Alessandro Russo, ha rielaborato i dati Inps

TRIESTE - Trieste è la prima città in Friuli Venezia Giulia dove, in rapporto al numero di abitanti, è maggiore la concentrazione di percettori di misure a sostegno del reddito. Il 32,2 per cento dei beneficiari nel 2022 rappresenta il primo posto, mentre il capoluogo del Friuli si piazza al secondo con il 13,4 per cento. Trieste e Udine insieme coprono quasi la metà delle quasi 15 mila persone registrate, nel mese di novembre 2022, secondo una ricerca condotta dal ricercatore dell'Ires Fvg, Alessandro Russo. Su 9 mila e 500 nuclei, l’80 per cento circa percepisce il Reddito, il rimanente 20 per cento la Pensione di cittadinanza. Gli importi medi sono pari a 475 euro per il Reddito e 255 euro per la Pensione di cittadinanza. 

I capoluoghi

Nei primi undici mesi del 2022, se si considerano tutti i nuclei beneficiari di almeno una mensilità nel corso dell’anno, il loro numero in regione è  pari a 14 mila 377. A livello territoriale è interessante notare che i beneficiari della misura si concentrano nei Comuni di maggiori dimensioni, non solo in termini assoluti ma anche in rapporto al numero di abitanti. Se si confronta il numero di persone che vivono in una famiglia che percepisce una misura di sostegno e il totale dei residenti nei centri maggiori della regione, si può osservare che a Trieste questa incidenza nel 2022 è pari al 3,6 per cento, seguita da Udine con il 3,5 per cento, da Gorizia con il 3,3  per cento e da Monfalcone con il 3,2 per cento. Pordenone presenta un valore decisamente inferiore, con il 2,1 per cento della popolazione interessata dalla misura.

Nel resto della regione, aree montane incluse, l’incidenza media è appena dell’1,3 cento. Se si esaminano i dati di tutti i Comuni, anche quelli più piccoli, si può vedere che solo Pulfero e Vito d’Asio superano il 4 per cento. All’opposto Moruzzo e Sappada evidenziano i valori più bassi (0,2 per cento dei residenti in entrambi i casi). In Italia il “tasso di copertura” del Reddito/Pensione di cittadinanza è triplo rispetto alla nostra regione, pari al 6,2 per cento della popolazione nel periodo gennaio-novembre 2022 (contro il 2,1 per cento complessivo del Fvg), con un picco in Campania pari al 15,5 per cento.

Nuclei famigliari

Il numero medio di componenti dei nuclei beneficiari è sensibilmente diminuito nel tempo. La nostra regione, da questo punto di vista, presenta il valore più elevato in Italia. Le province di Trieste, Gorizia e Udine si collocano nelle prime cinque posizioni per incidenza dei nuclei monocomponenti sul totale dei beneficiari della misura (il dato medio nazionale è pari al 45,7 per cento). I nuclei con un solo componente sono attualmente il 63,5 per cento del totale in Fvg. A livello territoriale si passa dal 57,8 per cento in provincia di Pordenone al 67,1 per cento in quella di Trieste. Ad agosto 2019 era pari a 1,9 persone in regione, a novembre 2022 si attestava a 1,6 (1,7 per i percettori del Reddito di cittadinanza, 1,1 per quelli che beneficiano della Pensione di cittadinanza).

Come funziona

Per leggere correttamente i dati di flusso mensili, si deve considerare che uno dei requisiti necessari ai fini dell’erogazione e del mantenimento del beneficio è che l’Isee sia inferiore a 9 mila e 360 euro. Tale condizione determina una diminuzione a febbraio di ogni anno del numero dei beneficiari, in quanto una parte degli stessi non risulta più rientrare in questa soglia al momento della presentazione della nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica (che di solito avviene appunto all’inizio dell’anno). Da quando sono state istituite queste misure, precisa Russo, il numero massimo si è registrato a settembre 2020, con poco meno di 13 mila nuclei percettori in regione; il minimo è stato toccato a febbraio 2021, pari a 7 mila beneficiari.

Nell’ultima parte di quest’anno il dato appare stabilizzato su valori inferiori alle 10 mila unità. Un altro momento di forte flessione del numero di beneficiari (del solo reddito di cittadinanza) si registra al termine del ciclo dei 18 mesi, quando è prevista la sospensione di un mese, al termine della quale è comunque possibile presentare nuovamente la domanda per ricominciare a percepire la misura. Per questo motivo, ad esempio, a ottobre 2020 il numero di percettori è sceso di ben 3 mila unità in Fvg rispetto al mese precedente (lo strumento è stato infatti introdotto 18 mesi prima, ad aprile 2019).

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