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Cronaca

«Reddito di inserimento? Difficile la sua realizzazione»

Intervento dell'assessora regionale al lavoro Panariti

«Le bocciature senza appello dovrebbero prevedere l'esame dei provvedimenti e l'indicazione del perché non vanno bene, soprattutto in caso di misure di cui si è discusso più volte nelle commissioni alle quali partecipano le segreterie delle organizzazioni sindacali».

Così l'assessora regionale al Lavoro Loredana Panariti commenta le dichiarazioni critiche del segretario regionale della Cgil Franco Belci sul "Piano lavoro e formazione 2015" illustrato dall'amministrazione regionale sabato scorso.

«Sono sempre pronta a discutere nel merito delle questioni - prosegue Panatiti - e per questo motivo gli aggettivi usati dal segretario della Cgil nei confronti del piano mi lasciano perplessa: di fronte a un percorso articolato che mette a sistema i soggetti, programma gli interventi e si propone di monitorarli attentamente il giudizio è 'troppo poco'. Ovviamente rispetto le posizioni di tutti, ma credo che sia necessario curarsi degli esiti e dei modi in cui i processi vengono attuati e che questo sia il compito di chi amministra».

Secondo Panariti, infatti, «verificare l'efficacia di quanto si fa e valutare i costi di attuazione delle politiche sono atti centrali non solo dal punto di vista etico, ma anche dal punto di vista politico. Proprio per il ruolo che queste politiche hanno, farsi carico del modo in cui vengono attuate è, a mio giudizio, una pratica di sinistra. Una pratica di sinistra è pure - conclude - dare risposte complesse a situazioni complesse e per farlo è necessario approfondire».

«Per quanto riguarda - continua Panariti in merito alla proposta del "reddito di inserimento" che da mesi la Cgil sollecita all'amministrazione regionale - la proposta della Cgil sul reddito di inserimento occorre fare notare che è una misura che fa centro sull'individuo e non sulla famiglia e ciò rende molto difficile individuare la platea di destinatari. Oltre a ciò, non specifica l'entità del trasferimento monetario, in particolare è silente sulla nozione di reddito e soglia di povertà».

«Queste brevi osservazioni solo per ribadire che è necessario l'approfondimento sull'analisi dei problemi informativi e tecnici di attuazione della misura, in particolare per quanto attiene agli aspetti organizzativi e amministrativi in modo da individuare con chiarezza: la platea di potenziali beneficiari, la distribuzione dei trasferimenti, il costo potenziale complessivo della misura».

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