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Cronaca

Referendum: Trieste la provincia italiana con la più alta percentuale di no

Anche nel nostro territorio provinciale in merito al referendum prevale il sì ma alla chiusura degli scrutini balza all'occhio il risultato del no (i quasi 90 mila triestini che hanno preferito non votare)

Nella provincia di Trieste lo scarto tra chi ha votato per tagliare il numero dei parlamentari e chi ha invece scelto il no è stato di 6301 voti. Nei 276 seggi dei sei comuni gli elettori che hanno seguito la linea della "rivoluzione" pentastellata sono stati in totale 43.148, mentre le persone che hanno preferito opporsi alla "sforbiciata" in parlamento sono state 36.847 e che rappresentano, rispettivamente, un sì capace di raggiungere il 54 e un no che invece incassa il 46 per cento.     

Nel solo capoluogo regionale i triestini che hanno scelto il sì sono stati 36.477, mentre i voti contrari hanno raggiunto il numero di 31.749. I residenti nel comune giuliano che si sono recati alle urne, su 156.692 aventi diritto, sono stati appena 68.619 (con 88.073 elettori rimasti non interessati ad esprimere il proprio voto). A Trieste le schede nulle sono risultate essere 253, quelle bianche 140. In provincia di Trieste si sono recati a votare 80.455 cittadini contro i 184.176 aventi diritto. Gli assenteisti, gli elettori che hanno deciso di non votare, sono stati 103.721.   

I risultati in provincia

Negli altri comuni l'esito è stato pressoché identico (il sì vince a Muggia con il 61, a Duino-Aurisina e a San Dorligo della Valle/Dolina con il 53 per cento) mentre Sgonico, a fronte del 51 per cento, si trasforma nell'unico comune dove ad aver vinto sono state le ragioni del no. Al momento della pubblicazione di questo articolo i dati di Monrupino non erano ancora disponibili. 

L'affluenza

A balzare all'occhio è però un dato sconfortante, nonostante la soddisfazione dei seguaci del taglio dei parlamentari, dal punto di vista della partecipazione elettorale: oltre alla già citata affluenza al voto nei seggi triestini, nella cittadina rivierasca sono infatti 7430 le persone che non si sono recate alle urne; a San Dorligo della Valle a rimanere a casa sono stati 2541 residenti che si uniscono ai 4275 elettori del comune guidato dalla sindaca Pallotta che hanno preferito non votare. Il dato di Sgonico è ancora parziale. 

Anche a Udine il no ottiene un buon risultato

In questo interessante risultato, anche la provincia di Udine segue l'esempio triestino, emergendo come la seconda provincia italiana per numero di voti contrari. Sulla scia dei due maggiori centri regionali spunta anche Belluno in Veneto. L'analisi del dato triestino, nonostante il trionfo del sì, evidenzia la contrarietà di una parte consistente della popolazione residente nella provincia rispetto la proposta referendaria, un risultato che da molti addetti ai lavori è stato definito "tutt'altro che scontato". 

Le reazioni politiche

"Era prevedibile che in Friuli Venezia Giulia il No fosse più robusto - ha affermato la senatrice Tatjana Rojc - non solo per uno schieramento trasversale ai partiti ma anche per il voto della minoranza slovena che vede con preoccupazione la possibile perdita di un rappresentante a Roma". Per la deputata grillina del Movimento Cinque Stelle Sabrina De Carlo "questa é una vittoria dei cittadini, hanno creduto, come noi, in questa riforma giusta e attesa per anni dal nostro Paese. È una giornata storica che cambia il destino dell'Italia. Oggi ha vinto la democrazia, la scelta popolare, il buonsenso, e guardiamo tutti insieme ad un nuovo futuro". 

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