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Cronaca

Recupero immobili abbandonati, 1661 richieste alla Regione: 241 da Trieste

Santoro: «Siamo andati ben oltre le nostre aspettative. Non solo ha dato risposta a delle esigenze specifiche, ma ha colto e stimolato una sensibilità diffusa tra i cittadini e tra le imprese sulla necessità di recuperare il nostro patrimonio edilizio anche per rilanciare la vitalità dei nostri centri storici»

Sono 1661 le domande presentate alla Regione per richiedere contributi per interventi di recupero di immobili abbandonati o sottoutilizzati nei centri storici. I termini per la presentazione delle domande si sono chiusi il 3 giugno e gli uffici stanno esaminando le richieste per definire la graduatoria dei contributi ammissibili. «Siamo andati ben oltre le nostre aspettative - commenta l'assessore regionale all'Edilizia, Mariagrazia Santoro - già il traguardo di 1000 domande sarebbe stato lusinghiero, superare le 1600 ci conforta pienamente sulla bontà del provvedimento che evidentemente non solo ha dato risposta a delle esigenze specifiche, ma ha colto e stimolato una sensibilità diffusa tra i cittadini e tra le imprese sulla necessità di recuperare il nostro patrimonio edilizio anche per rilanciare la vitalità dei nostri centri storici».

Le domande sono diffuse su tutto il territorio regionale, essendo giunte da oltre 190 comuni ed in particolare dai piccoli e medi, da cui sono partite 1346 domande di cittadini e imprese. Complessivamente dai comuni della provincia di Udine sono giunte 950 richieste, dai comuni del pordenonese 376, dai comuni isontini 121, dai comuni della provincia di Trieste 214.

Il provvedimento, che ha una copertura finanziaria regionale di 11,5 milioni di euro, prevede l'accesso al contributo alle persone fisiche o a soggetti privati diversi dalle persone fisiche (ad esempio imprese, società di capitali, società di persone, associazioni, ONLUS), titolari del diritto di proprietà, anche pro quota, sull'immobile, o che posseggano, ad altro titolo, l'immobile nei limiti in cui è loro riconosciuto il diritto ad eseguire l'intervento. Sono finanziabili interventi di ristrutturazione edilizia, manutenzione straordinaria o restauro e risanamento conservativo volti al recupero, riqualificazione e riuso del patrimonio immobiliare privato. Il contributo è pari al 50 per cento della spesa per la parte effettivamente a carico del richiedente. Tuttavia, se l'intervento comporta la realizzazione di alloggi per gli interventi attuati da soggetti privati diversi dalle persone fisiche, il contributo non sarà superiore a 30.000 euro per alloggio, mentre per gli interventi attuati dalle persone fisiche, il contributo non sarà superiore a 40.000 euro per alloggio.

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