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Cronaca

Fedriga sfida Conte sul decreto: stop al contributo straordinario o il Fvg voterà no

Il governatore regionale ha lanciato un appello a tutti i parlamentari del Fvg. "Se il Governo non accetterà la nostra richiesta di sospenderlo, con un documento chiederemo a sindaci e a tutti i rappresentanti delle forze politiche di non firmarlo"

La Regione raccomanda prudenze dal punto di vista sanitario e alza i toni della discussione politica sul fronte delle riaperture. Se da un lato Fedriga lancia un chiaro messaggio al governo Conte e sottolinea il lealismo che il Friuli Venezia Giulia ha recitato durante la pandemia, dall’altro si dice pronto, nel caso il decreto “Maggio” non prevedesse la sospensione del “contributo straordinario Fvg al risanamento della finanza pubblica” a mettersi alla guida di un Aventino composto da tutti i parlamentari regionali invitandoli a non votare il provvedimento.

Fvg al quinto posto per media di tamponi effettuati

Questa mattina il governatore è intervenuto in una conferenza stampa a cui hanno partecipato anche il Prefetto di Trieste Valerio Valenti (che ha fornito i dati complessivi sui controlli in regione), l’assessore alla Sanità Riccardo Riccardi e il sindaco del capoluogo regionale Roberto Dipiazza. “La nostra strategia di chiudere in modo forte subito – così Fedriga – ha portato in dote i migliori risultati a livello nazionale”. Proprio sul fronte delle tabelle sull’emergenza, il leader leghista ha citato il rapporto della fondazione Gimbe che, grazie alla media di 157 ogni 100 mila abitanti, colloca il Fvg al quinto posto tra le regioni che hanno eseguito più tamponi in Italia nel periodo tra il 22 aprile e il 6 maggio.

Quasi 40 mila persone controllate a Trieste: 2200 le sanzioni, 27 le denunce

"Superare la stagione dei divieti"

L’operazione per “superare la stagione dei divieti” deve andare, per Fedriga, “nella direzione della tenuta sanitaria del sistema”. Per farlo, la Regione punta a riaprire, “in sicurezza e sulla base dei protocolli nazionali”, il commercio “lunedì 11 maggio”, mentre per tutte le altre attività la data ipotizzata è quella del 18. Il governatore ha poi alzato i toni nei confronti del governo Conte. “Se non si vuole comprendere il momento d’emergenza, se si continua a pretendere il contributo straordinario del Fvg, significa che qualcosa non va”. Lo scontro con l’esecutivo evidenzia quindi un approccio politico e libertario che appare sempre più presente nell’agenda politica delle opposizioni comunemente definite sovraniste.

La possibile "rivolta" dei parlamentari Fvg

“Non stiamo chiedendo nulla di più di quello previsto dalla Costituzione” ha tuonato Fedriga annunciando la possibile “rivolta” dei parlamentari “europei e nazionali” made in Fvg nei confronti del decreto “Maggio”. Fedriga ha definito “surreale” l’affondo politico delle opposizioni regionali. “Capisco che politicamente attaccare la maggioranza può avere un senso ma qui si sta parlando della salute dei cittadini. Mi sembra che la dignità e la serietà l’abbiano persa”.

"Dobbiamo difendere questa terra"

Tornando ad un approccio identitario, il numero uno del Fvg ha concluso con un appello. “Dobbiamo prima di tutto difendere questa terra, altrimenti a pagarne non saranno solo i cittadini, bensì i loro diritti fondamentali. È arrivato il momento di dire che il Fvg non può essere trattato così”.  Infine è intervenuto l'assessore Riccardi che ha messo in guardia soprattutto i più giovani. "In questo momento la mia più grande preoccupazione è legata all'attenzione che noi tutti dobbiamo prestare per contrastare la diffusione del virus. Vanno rispettate tutte le misure precauzionali e non si devono assolutamente trascurare due linee di febbre o i colpi di tosse".

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