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Cronaca

Report Cgil sul Commercio in Fvg: Sale la grande Distribuzione, Cala l'Occupazione

I dati Cgil. L’allarme lavoro riguarda soprattutto le donne e i giovani. Nel 2012 la crisi si inasprisceNel 2007 il contributo del commercio al valore aggiunto regionale era pari all’11%, nel 2010 è sceso a poco più del 10%. Le imprese attive nel...

I dati Cgil. L'allarme lavoro riguarda soprattutto le donne e i giovani. Nel 2012 la crisi si inasprisce
Nel 2007 il contributo del commercio al valore aggiunto regionale era pari all'11%, nel 2010 è sceso a poco più del 10%. Le imprese attive nel commercio al dettaglio costituiscono il 12% del totale regionale.
Le unità locali (16.932 a giugno 2012) sono calate dell 1'2% in tre anni, con Trieste e Gorizia giù quasi del 5%, Pordenone in aumento del 2,3%, Udine stabile.

La diminuzione ha riguardato le società di persone (-3,4%) e le ditte individuali (-2,6%), le forme tipiche del piccolo commercio al dettaglio, mentre le società di capitali sono cresciute del 4,8%.
Quanto ai settori, l'alimentare tiene, così come il commercio ambulante, mentre tra gli esercizi specializzati i cali più pesanti riguardano nell'ordine abbigliamento (-4,9%), mobili (-5,1%), giornali e cartoleria (-6,4%), ferramenta (-6,8%), articoli sportivi (-15,3%).

LA GRANDE DISTRIBUZIONE. La grande distribuzione organizzata conta oggi in regione 10.900 dipendenti, ma il dato più eclatante riguarda l'incremento delle superfici di vendita, cresciute del 34% tra il 2007 e il 2012.
A guidare la classifica i grandi centri specializzati (+53%), seguiti da ipermercati (+49%) e supermercati (+26%), ma crescono anche minimarket (+18%) e grandi magazzini (+6%).

L'INVASIONE DELLE GRANDI SUPERFICI. Con 763mila mq di aree vendita, in ogni caso, il Fvg è secondo solo alla Val d'Aosta per rapporto superfici/abitante, con 0,6 metri a residente. Tra le province prima Gorizia con 0,7 mq a persona, seguita da Udine con 0,68 e Pordenone con 0,63.
Indietro Trieste, poco sopra gli 0,4 metri. Fvg secondo anche per presenza di addetti, 88 ogni 10.000 abitanti, contro una media nazionale di 62, mentre è addirittura primo per incidenza della Gdo sulle vendite totali (54%).

DONNE IN FUGA. Nonostante la crescita della Gdo, l'occupazione totale nel commercio era di 26mila dipendenti a fine 2011, in diminuzione del 2% rispetto al 2008. Crescono Gorizia (+8,7%, con un evidente effetto Ikea) e Trieste (+2,7%), giù pesantemente Pordenone (-4,6%) e Udine (-5%). Penalizzate le donne, in calo del 4,5%, mentre l'occupazione maschile cresce del 3,5%. Il calo, piccolo dato positivo, riguarda più i contratti a termine (-7,7%) che il tempo indeterminato (-1,2%), anche se va messo in conto l'aumento dei contratti atipici (soprattutto il tempo intermittente) e spuri come le associazioni in partecipazione, che spesso sono contratti dipendenti mascherati.

ALLARME GIOVANI. Il dato più allarmante riguarda il calo dell'occupazione nelle classi più giovani (dati 2008-2011): tra gli under 25 la flessione è del 27% tra le donne e del 15% tra i maschi, nella classe 25-34 anni è del 18% tra le donne e del 5% tra i maschi. Sostanzialmente stabile la classe 35-44 anni, anche se le donne calano del 3%, mentre sensibili incrementi si registrano tra gli over 45.

LA CRISI. I dati occupazionali sono destinati però a subite un pesante peggioramento. A partire dalla seconda metà del 2011, infatti, le rilevazioni trimestrali evidenziano un costante andamento negativo delle assunzioni. Le flessioni sono state mediamente del 5% nel terzo-quarto trimestre 2011 e nel primo del 2012, per balzare al -13% del secondo trimestre di quest'anno. Altro campanello d'allarme la crescita della cassa in deroga nel commercio (+168%), e risultano in amento anche gli ingressi nelle liste di mobilità.

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