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Cronaca

Respingimenti, il Dipartimento della Pubblica Sicurezza: "Ricostruzione infondata, pronti a dimostrarlo"

Il Dipartimento è pronto a dimostrare nelle sedi opportune la non fondatezza della ricostruzione dei fatti oggetto di testimonianza di un cittadino pachistano, su cui è stata basata la sentenza del Tribunale di Roma sulle riammissioni illegali dei migranti in Slovenia.

Il Dipartimento della pubblica sicurezza, pur nel totale rispetto dell'ordinanza emessa dall'Autorità Giudiziaria, è pronto a dimostrare, nelle sedi opportune, la non fondatezza della ricostruzione dei fatti oggetto di testimonianza di un cittadino pachistano, su cui è stata basata la sentenza del Tribunale di Roma sulle riammissioni illegali dei migranti in Slovenia. "Ciò - si legge nella nota del Dipartimento - a tutela della correttezza e dell'onorabilità dell'operato delle donne e degli uomini della Polizia impegnati quotidianamente nel delicato servizio di prevenzione nelle zone di confine con la Slovenia".

"Accogliamo con estremo favore la presa di posizione del Dipartimento della Pubblica sicurezza a tutela dell'onorabilità degli uomini e delle donne della Polizia di Stato che operano sul territorio regionale" ha dichiarato l'assessore regionale alla Sicurezza del Friuli Venezia Giulia, Pierpaolo Roberti. "D'altro canto - prosegue Roberti - rileviamo che la non audizione delle parti ha generato un inevitabile danno al rispetto di chi serve ogni giorno le istituzioni. Mi auguro che analoga presa di posizione venga adottata anche dal Governo impugnando questa sentenza e consentendo alle Forze dell'ordine di difendere i nostri confini, contrastare i flussi irregolari e combattere la piaga dei trafficanti di esseri umani sulla nostra fascia confinaria" .

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