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Cronaca

Resti umani trovati a Castua dopo 72 anni

Vicino a Fiume, in una fossa comune localizzata nel 1992, sono stati rinvenuti scheletri non ancora identificati e oggetti personali. Lo scavo è stato definito "un semplice gesto di pietà umana, atteso ancora da molte vittime"

Una fossa comune a Castua (a nord di Fiume) restituisce degli scheletri umani indistingubili, ma con alcuni oggetti personali per il riconoscomento. La fossa è stata scoperta nel 1992 dalla società di Studi fiumani a Roma, con l'aiuto del parroco locale, ed è il luogo in cui, stando alle testimonianze, sarebbero stati sotterrati i corpi del senatore Riccardo Gigante e altri soldati e civili italiani, in tutto tra le 7 e le 9 persone, massacrate dai parigiani di Tito il 4 maggio 1945.

Gli scavi, effettuati in accordo con il governo della Repubblica di Croazia, hanno riportato alla luce, oltre agli scheletri,due orologi, una protesi con due denti d'oro, dei pettini, un gemello da polso e un bocchino. Tutto consegnato al consolato italiano di Fiume, e un anatomopatologo si occuperà delle analisi individuando il numero effettivo di persone sepolte.

Per il mondo dell'Esodo questo scavo rappresenta un successo, anche se amaro, poichè le associazioni che si occupano di onorare i caduti insistono da decenni per questa svolta. La Federazione delle associazioni degli esuli istriani, fiumani e dalmati, in particolare,ha sempre favorito un dialogo tra le autorità italiane e gli omologhi croati per realizzare quello che è stato defininto "un semplice gesto di pietà umana, atteso ancora da molte vittime". per questo la federazione ringrazia sentitamente il commissariato per le Onoranze ai caduti in guerra (Onorcaduti), il ministero deglia affari esteri e della cooperazione internazionale, la presidenza del consiglio dei ministri e le autorità croate.

La federazione chiede anche che «la pietà verso le vittime dell'insensata violenza scatenatasi dopo la fine della seconda guerra mondiale possa manifestarsi apponendo lapidi multilingue nei luoghi accertati che hanno visto gli orrori dei massacri, affinché la memoria non vada perduta e possa essere monito,per le generazioni future, liberate, una volta per sempre, dalle pulsioni nefaste dei nazionalismi così come dall'insensata ideologia». 

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