Riaperto dopo 11 anni il caso dell'omicidio del tassista Bruno Giraldi: ritrovata l'arma del delitto
9.10 - In carcere, a scontare 18 anni di reclusione, Fabio Buosi, ma ora gli inquirenti indagano su un'altra persona
L'omicidio a Trieste del tassista Bruno Giraldi, nel novembre del 2003, torna nuovamente a far parlare di se: è stata infatti ritrovata l'arma che uccise l'uomo, una Beretta calibro 7.65, e con questa è stata individuata la persona che avrebbe premuto il grilletto contro la nuca del 50enne tassista.
Per il crimine era già stato condannato il cameriere triestino Fabio Buosi, a 18 anni di reclusione - ora in semilibertà vigilata -, ma a questo punto il caso potrebbe essere riaperto: infatti gli inquirenti avrebbero incirmitato per omicidio il possessore dell'arma, ma per ora non sono state diffuse le sue generalità.
Il nuovo fascicolo, per fare completa chiarezza, è stato aperto dal sostituto Procuratore Federico Frezza: la Beretta è stata individuata in un'operazione di Polizia indipendente e al momento del sequestro è stata riscontrata la perfetta coincidenza tra con il bossolo trovato all'interno del taxi incendiato della vittima.