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Cronaca Via Fabio Severo

Ridimensionamento Rai regionale: «Si tagli altro, non i beni dei cittadini»

11.33 - Protesta dei lavoratori davanti la sede di via Fabio Severo: "È come un'Alitalia ", si legge in un volantino, "che vende i suoi aerei per poi affittarli"

"Stiamo scioperando per voi", "La Rai è di tutti", "Salvare il servizio pubblico". Questi alcuni degli slogan leggibili su striscioni e cartelli antistanti la locale Sede Regionale della Rai, sorretti dalle maestranze in sciopero che indossavano magliette arancione con stampato il logo "La Rai siamo noi".

Dunque, non uno sciopero contro la "manovra IRPEF", ma per contrastare la scelta di vendere quote della rete di diffusione (RaiWay) e quella di ridimensionare la capacità operativa delle Sedi Regionali. "È come un'Alitalia ", si legge nel volantino, "che vende i suoi aerei per poi affittarli".

"La nostra rete è la più capillare e professionale, è ovvio che faccia gola ai privati. Ma è un bene pubblico pagato dai cittadini, non va nè svenduta nè "rottamata". Anzi, si legge ancora, "può diventare la distributrice del segnale Wi-Fi compreso nel canone".

Anche le Sedi, se riorganizzate, possono essere un ricavo anziché un costo: Rai Italia Cronaca, un canale nazionale collegabile da tutto il territorio nazionale, nel vivo degli avvenimenti.

«Oggi il CdA decide le scelte da farsi: ben altre voci del bilancio si possono tagliare: appalti, acquisti, "consulenze", super compensi... Non gli asset strategici, non i beni dei cittadini!», afferma Paolo Angiolini, RSU SLC-CGIL

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