Rifiuta le sue avances e lui le sputa addosso: sconcerto in piazza Libertà
La donna non ha badato all'uomo che la importunava e lui l'ha umiliata davanti a tutti. Lo segnala il segretario provinciale di Fsp Polizia Alessio Edoardo, che parla di "enorme afflusso di migranti e non abbiamo personale: cosa deve succedere ancora?"
Tenta di avvicinarla più volte con un "ciao bella" e altre parole, ma lei lo ignora così lui le sputa addosso. Sarebbe successo in piazza Libertà alle 21 di ieri, sabato 9 agosto, e l'autore del gesto, secondo la testimonianza della donna, sarebbe un "migrante afghano - pachistano tra i 25 e i 30 anni".
La denuncia di Fsp Polizia
L'episodio è stato segnalato dal segretario provinciale di Fsp Polizia Alessio Edoardo: "Dopo l’aggressione alla ragazza nella giornata di ieri sera, presa a sputi dopo aver rifiutato le avances di uno straniero fuori dalla stazione centrale, ci chiediamo cosa aspetta il Ministero ad inviare più uomini sul territorio. In piena crisi, per l’afflusso di enorme entità di migranti via rotta balcanica, che ha già dimostrato la grave assenza di personale sufficiente a gestire la situazione migratoria, era chiaro che prima o poi succedesse qualcosa, fortunatamente, questa volta, tutto si è concluso con grave atto umiliante verso una donna, ma la prossima? Dobbiamo aspettare che succeda qualcosa di più grave?".
"Sappiamo benissimo - continua Edoardo - che queste persone, entrate irregolarmente in territorio italiano si ritrovano per assistersi a vicenda nel giardino antistante alla stazione centrale e nel silos abbandonato in Via Flavio Gioia, pertanto l’aumento di vigilanza sarebbe auspicabile in zona, cosa che veniva differita ai militari fino a qualche tempo fa, proprio per la mancanza di uomini delle F.O. Sul territorio".
"Nel programma di rinforzo del personale della Polizia di Frontiera per il 2020 - spiega il segretario provinciale -, non è previsto un aumento di operatori, fra l’altro, sistematicamente ridotti per l’aggregazione in atto a Tarvisio, la quale impone, al Compartimentato di Trieste, lo spostamento di uomini che sarebbero essenziali per una maggiore vigilanza dentro e fuori lo scalo ferroviario in questo momento di difficoltà". Il sindacato chiede pertanto "l’immediata sospensione delle aggregazioni presso Tarvisio degli operatori del Compartimento Polfer e che la situazione, che si protrae da anni, venga sanata con un incremento di uomini definitivi e permanenti e non a rappezzi come si sta ampiamente facendo da anni".