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Cronaca

Rifiuti e Bora, Laureni: «Polemica inopportuna»

Paolo Dal Maso, direttore Ambiente dell'AcegasApsAmga: «In 48 ore la situazione sarà tornata alla normalità: subito avviate le nostre procedure, ma il vento era troppo forte anche per i cassonetti "anti-bora"»

Foto di montagne di rifiuti, spesso sull'intero marciapiede o fatti volare in mezzo alla strada dalla Bora, hanno caratterizzato gli ultimi due giorni della "Trieste su Facebook". A segnalare il disagio, come spesso, o quasi sempre, accade, è stata la pagina "Scovazoni de Trieste" che ha anche "lanciato" il nuovo sport cittadino del "salto delle scovaze".

17set14. Rifiuti, assessore Laureni a San Giacomo-11«Mi sembra quantomeno inopportuno mettere l'accento su una situazione venuta a crearsi a seguito di eventi che, per quanto previsti, sono stati comunque eccezionali - ha dichiarato in merito l'assessore all'Ambiente Umberto Laureni -. In giorni in cui l'asporto delle immondizie deve essere sospeso o fortemente limitato sono inevitabili fenomeni di accumulo, che verranno progressivamente eliminati. Sta nella nostra cultura e sensibilità comprendere la differenza tra queste criticità e quelle invece croniche e non dipendenti dalla bora. Su queste ultime, le segnalazioni dei cittadini e dei media sono giuste e saranno sempre apprezzate».

Ha tenuto a chiarire alcune questioni anche Paolo Dal Maso, direttore Ambiente dell'AcegasApsAmga: «Va innanzitutto specificato che all'inizio l'allerta era per la neve, per la quale avevamo già programmato le procedure, poi è arrivata la Bora, inattesa per l'intensità con cui si è manifestata e siamo corsi ai ripari».

«Non appena ci siamo resi conto che di fiocchi di neve ne cadevano pochi - spiega Dal Maso -, ma in compenso la Bora era imponente, abbiamo subito avviato le nostre procedure: per prima cosa si è provveduto a legare i cassonetti (circa 1500 su tutto il territorio) per metterli in sicurezza; nel contempo c'erano altre squadre, purtroppo queste con meno produttività, impegnate nello svuotamento e sistemazione di quelli aperti o già spostati dalla Bora. Infine, in accordo con il Comune abbiamo diramato l'avviso alla cittadinanza in merito alla riduzione o sospensione della raccolta dei rifiuti (e quindi la preghiera a tenerli in casa il più possibile) per i motivi contingenti». 

paolo dal maso ambiente acegasapsamga-2«Forse non molti sanno - spiega il direttore - che noi a Trieste compriamo dei cassonetti diversi da quelli delle altre città, già di loro zavorrati e con le "zampe" più larghe, ma comunque ovviamente a norma. Come i cartelli stradali, o altre dispositivi "pubblici", anche i nostri cassonetti sono collaudati per la Bora, ma se si presenta come nei giorni scorsi, allora c'è poco da fare».

«Come ci sono volute diverse ore sabato per mettere i cassonetti in sicurezza sabato, tanto ci è voluto per ripristinarne la normale posizione e regolarità d'utilizzo domenica, quando il vento è calato - continua Dal Maso -. Oggi si è provveduto alla raccolta dei rifiuti e allo svuotamento dei cassonetti. Diciamo che in 48 ore la situazione si potrà dire tornata alla normalità, cioè l'equivalente delle ore di Bora eccezionale che si è abbattuta su Trieste».

Il direttore Dal Maso ha poi voluto raccontare che in alcuni casi, il ripristino e la messa in opera dei cassonetti è stata rallentata o impedita da alcuni automobilisti "distratti" che hanno parcheggiato le loro auto nelle zone o stalli per i "bottini".

9feb15. Foto "Scovazoni de Trieste"

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