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Cronaca

Migranti, Siulp: “Accoglienza scaricata sulla Polizia”

“L’accoglienza è un dovere costituzionale ed internazionale sia chiaro, ma è un dovere di tutti”

Riceviamo e pubblichiamo integralmente la nota del Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Polizia sul tema dei rintracci:

Sulla tematica rintracci dei migranti oramai sembra essere arrivati ad una telenovela a puntate. Negli ultimi giorni siamo tornati a saturare tutti gli alloggi disponibili e nuovamente il Comm.to di Pubblica Sicurezza di Opicina si è trasformato in un hotel di bassa categoria ove le persone sono state accolte con la consueta immensa umanità dei Colleghi in spazi assolutamente inidonei, senza posti letto, senza docce, senza servizi adeguati per il pernottamento per quell’accoglienza che dovrebbe, secondo il legislatore, essere dignitosa. Non parliamo poi delle distanze assolutamente inidonee ad evitare possibili proliferazioni di malattie diffusive dovute a centinaia di migranti che riempiono i container o la sala dedicata ad un breve temporaneo transito propedeutico al solo segnalamento.
Lo gridiamo forte, questa non è un emergenza e le cose si sanno da anni, non si può continuare sotto l’egida dello speriamo che me la cavo vivendo alla giornata. I flussi sono costanti e le risorse assolutamente insufficienti. L’ultima puntata l’abbiamo girata con l’arrivo di 6 poliziotti, aggregati a tempo determinato e 50 militari di cui, 20 a Trieste quale deus ex machina per affrontare la situazione. A tacer d’altro che nelle consegne i militari rintracciano sul territorio i migranti e li accompagnano presso le strutture della Polizia di Fernetti ed Opicina e nulla di più. Ergo più militari più rintracci da ospitare? I Poliziotti vengono chiamati la notte in emergenza per soccorrere le persone, ma ci sono colli di bottiglia ovunque nelle procedure, nelle risorse logistiche (non di Polizia sia chiaro), ma anche nelle dotazioni. Numeri grandi impongono di pensare in grande, bisogna organizzare una task force migranti dedicata, rinforzare assolutamente la Polizia di Frontiera alla luce della contingente situazione, risorse che non possono arrivare con il contagocce. Come pensiamo di risolvere questo continuo flusso soppalcando i container di Fernetti o Opicina? L’albergatore non è il lavoro del poliziotto, ma di altre strutture. Ancora, mi rivolgo a tutta la stampa posto che sui numeri c’è un silenzio assordante, una mancanza di trasparenza, quasi a voler tenere i continui massivi rintracci sotto traccia per non destare preoccupazione. Cui prodest? Le Persone vedono continuamente riempirsi la città. Il fatto stesso che ci sia una continua saturazione delle strutture preposte che scaricano sulla Polizia anche l’accoglienza, denota che le proporzioni del fenomeno migratorio hanno raggiunto dimensioni incontenibili. L’Accoglienza è un dovere costituzionale ed internazionale sia chiaro, ma è un dovere di tutti! Non si può scaricare sulla sola Polizia tutto questo universo che sta entrando attraverso la rotta balcanica. Mi chiedo fino a quando continueremo a mettere la testa sotto la sabbia?

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