rotate-mobile
Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Tari 2021: rinviato il pagamento in due rate da fine settembre

Rinviata anche l’approvazione delle tariffe. Il vicesindaco e assessore a bilancio e tributi Polidori annuncia la presentazione di un apposito emendamento con i capigruppo di maggioranza

Rinviato il termine per pagare la Tari 2021, in scadenza il 30 aprile, in due rate in acconto, una il 30 settembre e una il 2 dicembre. Sarà possibile anche pagare in una rata a saldo entro la data di pagamento della prima rata di acconto del 2022 o in un’unica soluzione con scadenza il 30 settembre 2021.

L’annuncio è stato dato questa mattina alla stampa in videoconferenza alla presenza del vicesindaco e assessore al Bilancio e TributiPaolo Polidori. L’emendamento prevede anche il rinvio dell’approvazione delle tariffe dopo l’approvazione del bilancio 2021/2023, che avverrà a fine marzo, portando il Comune fuori dallo stato di emergenza dell’esercizio provvisorio.

Trieste tra i comuni più virtuosi

“Questo ci collaca tra i comuni più virtuosi – ha specificato Polidori – Tuttavia siamo in una situazione di estrema difficoltà per la gestione delle utenze domestiche, relativa a tutti i comuni italiani. Il decreto legislativo 116 del 2020, varato dal governo Conte non ha chiarito alcune situazioni. Il decreto del governo Draghi prevede il rinvio a giugno 2021 dell’approvazione delle tariffe, che andrebbero approvate prima del bilancio di previsione. Questo produce non poche difficoltà”.

“Restiamo in attesa di nuovi interventi legislativi - continua il vicesindaco - che chiariscano i criteri del Decreto e il loro impatto sul calcolo delle tariffe TARI 2021 e in attesa che vengano assegnate nuove risorse dallo Stato per l’anno corrente che consentiranno di coprire le maggiori spese e le minori entrate dovute all’emergenza sanitaria Covid”. 

"I Comuni dovrebbero decidere dove indirizzare le risorse ma a causa dei mancati chiarimenti del Decreto legislativo 116, dal 1° gennaio le utenze non domestiche possono decidere di uscire dal servizio pubblico e “allo stato attuale – spiega Polidori - non sappiamo quante o quali aziende lo abbiano già fatto, e se debbano comunque pagare la parte fissa o quella variabile della tassa rifiuti. Non c’è chiarezza, ribadisce il vicesindaco, ma siccome adesso è un Ente terzo che decide l’importo complessivo non modificabile che corrisponde a 38 milioni e 672 mila euro, si corre il rischio che con l’ipotetica uscita di tutte le aziende si inneschino i prevedibili rincari per le utenze domestiche. Siamo fiduciosi in questo governo, affinché stabilisca delle regole precise per non gravare sulle famiglie”.

Guadagnare tempo aiutando le famiglie

Si tratta, come ha spiegato il consigliere Alberto Polacco (Ld), di guadagnare tempo spostando i termini di pagamento di qualche mese per venire incontro alle famiglie in questo periodo di difficoltà. Il Comune di Trieste, ha esplicato Polacco, non decide più le tariffe, bensì un Ente gestore. Sono intervenuti anche il presidente del Consiglio comunale Francesco Panteca Di Paola e dal consigliere Salvatore Porro che hanno ribadito l’importanza dello sforzo e dell’impegno profuso dal Comune.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Tari 2021: rinviato il pagamento in due rate da fine settembre

TriestePrima è in caricamento