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Giovedì, 25 Aprile 2024
L'intervento

Ripristinata l'opera di Bonato sfregiata dai vandali

L'opera apposta sul muro di Largo Spaccini e sfregiata di recente da ignoti vandali è stata rimessa a nuovo grazie a tre stagisti della scuola edile Edilmaster

Non ha avuto esitazione il Comune di Trieste a ripristinare, almeno in parte, l'opera artistica di Gabriele Bonato, apposta sul muro di Largo Spaccini e sfregiata di recente da ignoti vandali. Il murales infatti, posizionato in zona Urban e inaugurato lo scorso ottobre in occasione dell'intitolazione della piazzetta all'ex sindaco, come si ricorderà è stato vittima di un attacco deturpante con dei colori sgargianti e del tutto fuori luogo. L'opera nasce nel contesto di “Chromopolis_La città del futuro”, progetto ormai consolidato promosso dal PAG Progetto Area Giovani del Comune di Trieste, che tanti interventi di arte pubblica ha realizzato negli ultimi anni a cura di giovani e pregevoli artisti.

Nella mattinata di ieri sono stati proprio dei ragazzi a mettere mano al murales per provare a ripristinarne la condizione originaria, senza fare danno all'opera che è fatica dell'artista triestino Gabriele Bonato, talento di livello internazionale. Si tratta di tre stagisti di Edilmaster – La scuola edile che, sotto la guida sapiente di Susan Petri, educatrice del Polo Giovani Toti, hanno affrontato con cura lo sfregio e hanno rimosso quello che si è rivelato per fortuna essere gesso liquido. Il risultato è sotto gli occhi di tutti e, anche se con qualche imperfezione, l'opera ha ripreso il suo vigore. I tre stagisti sono giovanissimi ma molto fieri di aver contribuito a restituire il gioiello di Bonato alla città.

Naturalmente è stato un tentativo fortunato. Se lo sfregio fosse stato fatto con altri materiali, non sarebbe stato possibile intervenire e sarebbe stato necessario interpellare soggetti titolati a svolgere questo tipo di delicati e specifici interventi. In questo caso invece, con la semplice applicazione di acqua e una attenta detersione, dopo aver verificato di non danneggiare l'opera e naturalmente dopo aver sentito l'artista, attualmente fuori Trieste, i tratti rosa sono stati asportati quasi del tutto. Il risultato è stato eccezionale e soprattutto tempestivo: segnale di quanto il Comune di Trieste oggi tenga all'opera e in generale a queste nuove forme di arte pubblica, affermatesi da pochi anni grazie a Chromopolis. E lo stesso si può dire anche per molti cittadini, che in questi giorni hanno dato enorme risonanza sui canali social allo sdegno contro i vandali dei murales. Un segno del crescente senso di appartenenza verso questo linguaggio artistico, ora considerato un bene comune e un motivo di orgoglio per tutti.

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