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Cronaca

«Risanamento ambientale dell'area della Ferriera di Servola»

Lo ha ribadito oggi l'assessore regionale all'Ambiente, Sara Vito durante il confronto tra Regione e le associazioni ambientaliste di Trieste sui progetti di messa in sicurezza e riconversione industriale dell'area della Ferriera di Servola.

È ripreso oggi il confronto tra Regione e le associazioni ambientaliste di Trieste sui progetti di messa in sicurezza e riconversione industriale dell'area della Ferriera di Servola.

L'incontro, aperto a tutte le associazioni ambientaliste, ha visto la partecipazione dell'assessore regionale all'Ambiente, Sara Vito, del sindaco di Trieste, Roberto Cosolini, degli assessori comunale e provinciale all'Ambiente, Umberto Laureni e Vittorio Zollia, e del direttore dell'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente (ARPA) Luca Marchesi.

L'incontro è stato preceduto dalla consegna all'assessore Vito di una petizione sulla questione Ferriera da parte del Circolo Miani e da Servola Respira.

In apertura, Vito ha ricordato che l'incontro è stato voluto direttamente dalla presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, che esattamente un mesa fa s'era impegnata ad effettuare un approfondimento sullo stato dell'ambiente nell'area dello stabilimento industriale di Servola, invitando ARPA a presentare tutti i dati a sua disposizione e ad illustrare i nuovi Sara Vito Ass Reg Ambienteinterventi a tutela dell'ambiente che si realizzeranno con l'accordo di programma siglato dal Gruppo Arvedi.

Vito ha ribadito la posizione della Regione, che prevede «il risanamento ambientale dell'area della Ferriera di Servola e il riavvio dell'attività industriale, a condizione che ciò avvenga nel rispetto delle più rigorose normative di tutela della salute dei cittadini e di sicurezza dei lavoratori».

«L'amministrazione regionale - ha aggiunto l'assessore - ha chiesto pertanto ad ARPA un rinnovato e accresciuto impegno, un cambio di passo, affinché i cittadini possano avere certezze in termini di sicurezza, salute e compatibilità ambientale».

«Il cambio di passo ci sarà sicuramente - ha assicurato il direttore di ARPA, Luca Marchesi - anche perché oggi c'è una prospettiva per il futuro. L'accordo di programma prevede, infatti, due condizioni propedeutiche alla riattivazione del sito industriale: la messa in sicurezza del sito (compreso lo smaltimento dei rifiuti storici) e il riesame dell'autorizzazione integrata ambientale (AIA), provvedimento che autorizza l'esercizio di una installazione, imponendo la conformità a specifici requisiti, anche in termini di emissioni inquinanti».

«L'Agenzia per l'ambiente - ha ricordato Marchesi - metterà in campo tutte le sue migliori competenze professionali e opererà nel segno della massima trasparenza". Per Marchesi ciò significa che tutti i dati dei monitoraggi ambientali dovranno essere resi pubblici up-to-date, cioè il prima possibile, subito dopo aver passato i processi di validazione».

Marchesi ha descritto la struttura delle reti di monitoraggio della qualità dell'aria a Trieste e Servola, i parametri rilevati e tutte le informazioni che possono essere ricostruite utilizzando strumenti avanzati di modellistica previsionale; un capitolo a sé stante riguarda le prescrizioni AIA, che dovranno contenere precise indicazioni sui controlli e sulla pianificazione delle ispezioni.

In conclusione, Vito ha ribadito la disponibilità della Regione ad organizzare altri momenti di incontro per fornire informazioni puntuali su specifici argomenti. Ha evidenziato, inoltre, l'importanza dell'Osservatorio ambiente e salute di ARPA che ha già avviato indagini epidemiologiche nell'area triestina.

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