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Cronaca

«Risiera, macchia indelebile della storia», gruppo di studenti internazionali in visita a Trieste sulle tracce del secondo conflitto mondiale

12.45 - I ragazzi hanno poi visitato il parco e il Castello di Miramare e hanno concluso la giornata nella suggestiva atmosfera retrò del Caffè San Marco

Il ruolo di Trieste durante l'occupazione nazista e il triste primato di possedere l'unico campo di concentramento e di sterminio in Italia al centro di una visita molto speciale da parte degli studenti della scuola belga “D. Y. Patil” nel capoluogo giuliano per toccare con mano gli eventi della Seconda Guerra Mondiale che segnarono questo territorio.

Accompagnati dal loro insegnante australiano Andrew Mitchell, che agli studenti di questo speciale liceo internazionale situato vicino Bruxelles insegna teoria della conoscenza, ovvero pensiero critico, i ragazzi sono arrivati a Trieste attraverso un percorso di scambio culturale e accademico con alcuni istituti italiani, ed in particolare con il liceo Pio X di Treviso.

Gli studenti dell'istituto D. Y. Patil, una quindicina in tutto a Trieste, provengono da ogni angolo del mondo e frequentano il programma IB (International Bacchalaureate), ovvero l'ultimo biennio di scuola superiore. Nonostante il maltempo di ieri, sono rimasti particolarmente colpiti dalla visita alla Risiera di San Sabba, meta conclusiva del loro percorso storico.

«La Risiera mi ha davvero aperto gli occhi, e mi ha fatto capire come si viveva fino a pochi anni fa – ha spiegato Adam Ugas, 16 anni, proveniente dalla Somalia - Sono rimasto disgustato da come i nazisti trattavano gli ebrei, questo campo di concentramento mi ha fatto vedere la parte oscura della realtà». «Anche io sono rimasto senza parole – ha voluto aggiungere Taiga Nakamura, 16 anni, giapponese -. Come hanno potuto degli esseri umani compiere atti così crudeli su altri esseri umani? Perchè nessuno, qui come altrove, si è ribellato?». Per Jana Wazne, 16 anni, libanese, «venire a visitare questo sito non è stato certamente divertente, ti fa riflettere sulle tante privazioni che le vittime della Risiera hanno dovuto subire. Queste celle buie, niente cibo né riscaldamento».

La Seconda Guerra Mondiale e l'Olocausto, ha spiegato il professor Mitchell, fanno parte del percorso di studi che la scuola belga vorrebbe nuovamente approfondire a Trieste in una prossima visita, includendo quei luoghi e quei contenuti storici, come ad esempio le Foibe ma anche la Kleine Berlin, che in questa breve permanenza non è stato possibile visitare.

Per risollevare il morale i ragazzi hanno quindi visitato il parco e il Castello di Miramare, dove hanno ascoltato con interesse la storia di Massimiliano e Carlotta d'Austria ed ammirato gli arredi ed i dipinti, ed hanno poi concluso la giornata con un po' di mondanità: una cioccolata calda nella suggestiva atmosfera retrò del Caffè San Marco.

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