Rissa tra bande, la Polizia: «Nessun fermato, indagini in corso»
Il dirigente della Squadra Mobile della Questura Marco Calì spiega che il "fermo" di ieri era semplicemente un normale soccorso a un ragazzo colpito con un pugno all'orecchio e quindi stordito: «Stiamo indagando in primis per capire cosa sia successo lunedì: senza foto probabilmente nessuno avrebbe saputo niente»
Continuano le indagini di Polizia e Carabinieri in merito alla maxi-rissa tra kosovari e serbi avvenuta lunedì sera in via del Toro: «Se non ci fossero state le foto che avete pubblicato, probabilmente nessuno (esclusi quelli che hanno assistito alla scena) avrebbe saputo nulla - ci spiega il capo della Squadra Mobile Marco Calì -. Infatti abbiamo effettuato dei sopralluoghi, ma non sono state trovate tracce (per esempio di sangue). A intervenire in seguito alle telefonate, sono stati i Carabinieri, con i quali ora stiamo svolgendo delle indagini per risalire ai protagonisti e capire le motivazioni di questo "appuntamento"».
Il dirigente della Mobile tiene anche a precisare che «nessuno è stato fermato: il ragazzo che avete visto salire sulla volante in via Battisti è stato soccorso dai nostri operatori dopo aver ricevuto un pugno all'orecchio che lo disorientato. Non è in stato di fermo né è stato denunciato: dobbiamo prima capire cosa sia successo lunedì per poi associare i due fatti».
Ci sono sempre meno dubbi comunque sui protagonisti della rissa. Si tratterebbe infatti, come abbiamo scritto ieri, di un regolamento di conti tra serbi e kosovari per fatti che si susseguono da diversi giorni: all'orgine ci sarebbero le "pressanti" (per non dire moleste) attenzioni di alcuni ragazzi kosovari verso una ragazza serba ai Topolini; il tentativo di difenderla avrebbe generato una rissa a Roiano nella quale hanno avuto la peggio tre ragazzi serbi; infine lunedì l'appuntamento in via del Toro con la comparsa di spranghe, bastoni e catene.
Una vicenda che finchè non verrà chiarita - ma probabilmente anche dopo - continuerà a generare nei triestini un senso di insicurezza: infatti, se in passato avvenimenti di questo tipo erano all'ordine del giorno in periferia (come riportano anche molti nostri lettori a commento degli articoli), in pieno centro raramente si era assistito a questa specie di "far west".