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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Porto Vecchio

Primi "inquilini" in Porto Vecchio: case e capannoni occupati dai rom (FOTO e VIDEO)

"Sfrattati" dalla zona della sala Tripcovich circa una decina di persone senza fissa dimora ha deciso di aprire dei varchi nelle recinzioni del Porto Vecchio e abitare in alcune strutture fatiscenti

Si guardano intorno, controllano che non ci siano occhi indiscreti, poi velocemente passano attraverso le fessure create nelle reti di ferro ed entrano nelle case e capannoni abbandonati del Porto Vecchio. Sono almeno una decina di quelle persone senza fissa dimora di etnia rom che, "sfrattate" dalle ordinanze del sindaco Dipiazza dalla zona della sala Tripcovich e piazza Libertà, hanno deciso di insediarsi nel "futuro nuovo borgo cittadino".

Hanno ricavato delle "entrate" nella zona proibita del Porto Vecchio tagliando le reti metalliche e si sono divisi le strutture fatiscenti. Fuori dalla "porta" di una delle case si vedono le scarpe da ginnastica, una scopa e relativa pattumiera; all'esterno di un altra alcuni sacchetti dell'immondizia; subito dopo si passa in una zona che è stata adibita a latrina a cielo aperto e discarica; poi il capannone più grande dove è stato installato un ombrellone da bar per proteggersi dalla pioggia che cade dall'alto tetto distrutto e creato uno stendibiancheria dove sono messi ad asciugare vestiti e coperte. 

19ott16. Porto Vecchio: case e capannoni occupati dai rom (foto di Emanuele Esposito)

Non è possibile conoscere il numero preciso degli occupanti, sono molto attenti a non farsi notare. Ci vivono i mendicanti che chiedono l'elemosina nella zona della Stazione Centrale, ma in una delle case ogni tanto si sente piangere un bambino; c'è poi la coppia della prima parte del video e altre cinque persone (un uomo e quattro donne di varie età - tre sono nella seconda parte del filmato) e ancora qualche uomo "solitario". 

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