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Cronaca

Il Rotary dona due nuovi freezer di ultima generazione alla Biobanca del Burlo

La Biobanca del’Irccs “Burlo Garofolo" potrà conservare fino a 100mila campioni biologici. Riccardi: "La donazione permette un balzo in avanti nella ricerca medico-scientifica"

La biobanca dell’Ircss Materno Infantile “Burlo Garofolo”, grazie a una donazione di 20mila euro da parte dei Rotary Club, può contare su due nuovissimi freezer di ultima generazione per la conservazione del materiale biologico dei pazienti. Questa donazione si aggiunge a quella del luglio scorso di 12mila euro, sempre da parte del Rotary, che aveva permesso l’acquisto di un altro freezer.

Oggi per ringraziare i Rotary della Venezia Giulia e illustrare la grande utilità dei nuovi freezer e l’attività della biobanca, il direttore generale dell’Ircss, Stefano Dorbolò, il direttore sanitario, dott.sa Paola Toscani e il direttore del Dipartimento dei servizi e di diagnostica avanzata, al quale fa riferimento la biobanca, professor Paolo Gasparini hanno incontrato il presidente del Rotary di Trieste, Francesco Granbassi accompagnato dall’avvocato Lorenzo Capaldo, assistente del Governatore Rotary del Triveneto.

Le parole di Riccardi

A sottolineare l’importanza e la particolare utilità della donazione è intervenuto anche il vicepresidente e assessore regionale alla Salute, Riccardo Riccardi: «Ringrazio i Rotary del Friuli Venezia Giulia – ha affermato - per la puntale e costante partecipazione solidale all’attività sanitaria del territorio. In particolare, merita un plauso l’attenzione dedicata alle necessità dei pazienti più piccoli e delle loro famiglie. La donazione rivolta all’Irccs Materno Infantile “Burlo Garofolo” comprova questa sensibilità e permette un balzo in avanti nella ricerca medico-scientifica, garantendo sempre alti gli standard della struttura, fiore all’occhiello della nostra Regione e del Paese tutto».

Le parole del Direttore Generale

«Grazie al Rotary di Trieste – ha dichiarato il Direttore Generale dell’Irccs, Stefano Dorbolò - che in numerose occasioni ha supportato diverse iniziative a favore del Burlo. Dentro il segmento della malattia… con un punto di inizio e uno di fine…. esistono luoghi di condivisione tra istituzioni pubbliche, organizzazioni private e le diverse forme associative che dobbiamo imparare a gestire in complementarietà e sussidiarietà. Luoghi di condivisione che vogliamo valorizzare, proprio per arrivare insieme e sinergicamente a un concetto di solidarietà sociale che consenta di rispondere sempre meglio ai bisogni di salute dei nostri piccoli pazienti e delle loro mamme».

La Biobanca

A nome dei Rotary Club della Venezia Giulia, il presidente del Rotary Trieste, Francesco Granbassi, ha ricordato come le attività diagnostiche e quelle di ricerca siano strettamente interconnesse e come sia il legame sinergico tra questi due fattori a creare il progresso nella scienza medica. Il Burlo Garofolo è una struttura di eccellenza dove questo legame si concretizza quotidianamente anche grazie alla disponibilità di strutture e strumenti all’avanguardia come la Biobanca, una vera e proprio banca dati vivente costituita da campioni di materiale biologico dei pazienti. «Si tratta - ha affermato Granbassi - di una collezione preziosissima perché permette di affrontare quelli che in linguaggio poliziesco chiameremmo cold case: casi complessi che, grazie alla conservazione dei campioni, possono essere diagnosticati e “risolti” a distanza di anni e con tecnologie che in passato non erano disponibili. Non solo: avere a disposizione materiale biologico consente anche di valutare il decorso clinico dei casi e di identificare fattori di rischio genetico perfino a distanza di anni dalla morte dei pazienti. L’unione fa la forza: è questa la convinzione alla base dell’iniziativa dei Rotary. A partire dall’unione di due dei settori di intervento del Rotary - la prevenzione e cura delle malattie e la salute materna e infantile – fino al coinvolgimento dei diversi club del territorio. Il Rotary Club Trieste ha, infatti, lavorato con gli altri club della Venezia Giulia (Gorizia, Trieste Nord, Monfalcone-Grado e Trieste Alto Adriatico) e il Distretto 2060 per dotare la struttura degli strumenti necessari a conservare i preziosi campioni».

Paolo Gasparini, direttore del Dipartimento dei servizi e di diagnostica avanzata dell’Ircss ha spiegato come: «Questa ulteriore donazione del Rotary, che si aggiunge a quella dell’ultra freezer donato nel luglio scorso, permette alla Biobanca di raggiungere livelli di capacità particolarmente elevati. Grazie, infatti, all’intervento del Rotary è oggi possibile la conservazione, in maniera conforme alla normativa vigente, di circa 100.000 campioni. Si tratta di un supporto essenziale alle attività di assistenza e di ricerca dell’Irccs Burlo Garofalo, un passo ulteriore verso una sempre maggiore competitività del nostro Irccs nel panorama italiano e internazionale».

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