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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Rotta balcanica, 50 militari in supporto alla Questura di Udine

L'aliquota di rinforzo opererà per il controllo del territorio lungo la fascia confinaria con la Slovenia con la prevalente funzione di dare un ulteriore impulso all'azione di contrasto all'immigrazione clandestina

Con anticipo rispetto alla tempistica prevista, da questa mattina un nuovo contingente militare di 50 uomini è attribuito alla Questura di Udine per il potenziamento del dispositivo di "Strade Sicure". L'aliquota di rinforzo opererà per il controllo del territorio sotto il coordinamento tecnico della Questura di Udine lungo la fascia confinaria con la Slovenia con la prevalente funzione di dare un ulteriore impulso all'azione di contrasto all'immigrazione clandestina. I militari, provenienti dal Genova Cavalleria IV di Palmanova ed inquadrati nel Raggruppamento Veneto – Friuli Venezia Giulia nell’ambito dell’operazione “Strade Sicure”, saranno destinati in particolare ad integrazione delle risorse già attive nella giurisdizione del Commissariato di Cividale del Friuli. “I nuovi rinforzi testimoniano l’attenzione che il Ministro dell’Interno pone verso questa zona di confine e sui fenomeni che la caratterizzano”, ha commentato il Commissario di Governo e Prefetto di Trieste Valerio Valenti.

Lo stesso ha poi evidenziato il grande impegno delle Forze di polizia che, sotto il coordinamento tecnico dei Questori, hanno attuato attente misure per il controllo della fascia confinaria. “Sotto questo profilo - ha quindi rilevato – tale azione di controllo, come convenuto in un recentissimo incontro con i Prefetti di Udine e Pordenone e con i Vertici territoriali delle Forze di polizia, sarà ulteriormente implementata attraverso dispositivi coordinati a livello interprovinciale e caratterizzati da una elevata duttilità e mobilità per far fronte alle variabili fenomenologiche dell’immigrazione clandestina”. Il Prefetto Valenti ha ricordato, infine, i diversi tavoli aperti con i sindaci per la risoluzione di questioni di interesse comune prima fra tutte la problematica dell’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, in ordine alla quale sono in corso interlocuzioni con la Croce Rossa regionale in virtù dell’ “accordo quadro” siglato con il Soggetto Attuatore per le attività emergenziali connesse all’assistenza e sorveglianza sanitaria di migranti giunti in territorio nazionale a seguito di sbarchi autonomi, esteso con apposito “addendum” ai migranti che giungono attraverso le frontiere terrestri.

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