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Rotta balcanica no stop: 300 rintracci in sette giorni, tre passeur in manette

Oltre confine il flusso di persone è in costante movimento e non manca l'attività di polizia. Arrestati tre trafficanti di esseri umani, rispettivamente uno sloveno, un croato e un serbo

CAPODISTRIA (Slovenia) - Continua senza sosta il movimento lungo la rotta balcanica e con esso gli arresti dei trafficanti di esseri umani. Tra lunedì 18 e sabato 23 luglio gli agenti di polizia del Dipartimento di Capodistria hanno arrestato tre passeur con l'accusa di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Nelle vetture guidate dai tre, rispettivamente un cittadino croato di 62 anni, un serbo di 67 e uno sloveno di 35, sono stati fermati 42 migranti. 

Nel primo caso il sessantaduenne di nazionalità croata all'interno del suo furgone aveva stipato ben 23 migranti. L'uomo è stato fermato verso le 8 di sera nei pressi del valico di San Servolo. Nel furgone erano presenti 15 cittadini provenienti dal Bangladesh, sette persone originarie del Pakistan e un indiano. Due giorni prima a Butari (il 20 luglio) ad essere fermato è un furgone Peugeot. Dentro ci sono 10 cittadini del Bangladesh. L'uomo, il serbo di 67 anni, viene arrestato. Andando indietro a lunedì, ecco che nei pressi del valico di Škofije la polizia slovena ha fermato un trentacinquenne (risultato positivo alla metanfetamina e alla cannabis) che trasportava quattro persone di origine bengalese a bordo di una BMW. 

Per quanto riguarda i rintracci è un periodo particolarmente intenso, lungo le frontiere ad est di Trieste. Solo nell'ultimo fine settimana la polizia slovena ha fermato ben 94 migranti, mentre il numero complessivo delle persone fermate dagli agenti di Capodistria sale a 304. 

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