Rotta balcanica, il sottosegretario Molteni: "Riattivare subito le riammissioni con la Slovenia"
L'esponente leghista l'ha sottolineato sia nell'incontro con il governatore Fedriga che durante la visita alla caserma della Polizia di Frontiera a Fernetti. "Il problema c'è, è evidente". Soddisfazione a metà dei sindacati. "Bene la presenza di un rappresentante del Viminale ma qui la coperta è corta"
La linea del sottosegretario agli Interni Nicola Molteni nei confronti del fenomeno migratorio sulla rotta balcanica è quella di riattivare immediatamente le riammissioni informali per bloccare i flussi di profughi verso l'Italia. Tra il leghista e la titolare del Viminale Luciana Lamorgese non scorre buon sangue e la posizione del 45enne lombardo rimane a metà strada tra il suo ruolo istituzionale e quello politico. Nella giornata in cui nella struttura di prima accoglienza di Fernetti (Monrupino) si contano 34 nuovi arrivi, accompagnato dal prefetto di Trieste Valerio Valenti e dall'assessore regionale alla Sicurezza Pierpaolo Roberti, il sottosegretario ha ascoltatato i sindacati di polizia e visitato la caserma della Frontiera.
"Riattivare subito le riammissioni"
"I numeri della rotta sono in aumento, il problema è evidente a tutti. Per questo motivo l'unica soluzione è quella di fare esattamente come fa la Francia con l'Italia e riattivare da subito le riammissioni informali sulla base dell'accordo bilaterale del 1996" queste le parole di Molteni. In mattinata ha incontrato il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga. Durante l'incontro i due hanno toccato anche la questione dei minori stranieri non accompagnati, l'utilizzo di
strumentazioni elettroniche avanzate per il controllo del territorio, il potenziamento delle pattuglie miste Italia-Slovenia e i flussi internazionali di un fenomeno in forte espansione.
I sindacati: "La coperta è corta"
"Siamo contenti per la presenza del sottosegretario Molteni - così Lorenzo Tamaro del Sindacato Autonomo di Polizia presente a Fernetti - anche per il fatto che proprio nei giorni scorsi avevamo inviato una lettera al ministro degli Interni che illustrava la grave situazione alla frontiera. Conoscendo l'impegno del sottosegretario nei confronti del corpo di polizia, siamo fiduciosi che la rotta balcanica possa finalmente trovare il giusto posto nell'agenda del governo". All'incontro con Molteni hanno partecipato anche Tommaso Viterbo (Autonomi Di Polizia), Enrico Moscato (Coisp), Edoardo Alessio (Federazione Sindacale di Polizia) e Pierpaolo Zanussi (Siap). Ricordando la scadenza del contratto e auspicando un rinnovo "ad una cifra decorosa" (solo per fare un esempio, ad oggi la reperibilità di un poliziotto per 24 ore viene pagata 17 euro lordi), i rappresentanti hanno sottolineato l'importanza della presenza istituzionale "qui in prima linea. Le difficoltà sono comunque tante: dalla presenza di interpreti, alla mancanza di presidio sanitario dopo le 22 fino al generale spreco di risorse, per non parlare del fatto che la coperta è sempre corta".