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Cronaca

"Lamorgese se ci sei batti un colpo", sulla rotta balcanica il Sap mette nel mirino il Viminale

Il segretario provinciale Lorenzo Tamaro critica la gestione del fenomeno da parte del ministro, accusato di pensare solo agli sbarchi sulle coste siciliane

"Lamrogese se ci sei batti un colpo". Il messaggio è eloquente e arriva dall'ennesimo attacco del Sindacato Autonomo di Polizia di Trieste nei confronti della titolare degli Interni, accusata sempre più di guardare solo agli sbarchi sulle coste siciliane e di non considerare le problematiche della rotta balcanica. Nonostante parlino in maniera immotivata già di crisi afghana (crisi che non si manifesterà via terra prima di qualche mese, con gli addetti ai lavori che parlano di primavera 2022 come possibile inizio) tutti i sindacati lanciano da tempo appelli per contrastare il fenomeno. 

Le forze in campo non sono sufficienti

Complice i corposi rintracci degli ultimi giorni, il segretario provinciale del Sap Lorenzo Tamaro parla di "preoccupanti statistiche" e di rotta balcanica "sempre più intensa". Le forze in campo "non sono sufficienti - così il vertice triestino del Sap - a gestire un flusso quotidiano di questa portata. Il Ministro degli Interni mandi rinforzi, operatori della polizia di frontiera a gestire in modo adeguato gli arrivi. Si attivi inoltre in modo da affrontare il problema anche per il futuro in modo strutturale e non emergenziale. Per una simile problematica non servono solo uomini, ma anche strutture, mezzi e accordi diplomatici al passo con i tempi. Si cominci intanto a reintrodurre le riammissioni informali". 

Non siamo la valvola di sfogo

La richiesta che sul Carso venga realizzato un vero e proprio hotspot come da modello Lampdusa trova d'accordo le forze di polizia e gli stessi sindacati. "Riteniamo - continua Tamaro - che il peggio emerga nel fatto che gli operatori di Polizia, terminate le operazioni di identificazione e sbrigate le pratiche previste per legge, abbiano dovuto ospitare per lungo tempo nei propri uffici i rintracciati in attesa di essere collocati in strutture attrezzate. Questo compito non spetta alla Polizia. Non dobbiamo diventare la valvola di sfogo del fenomeno immigrazione: ad ognuno il suo compito". 

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