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Giovedì, 18 Aprile 2024
la visita del commissario Valenti

Hot spot, trasferimenti e rimpatri: Fvg come Lampedusa, ecco la manovra del governo

Nella serata di oggi 17 maggio i prefetti dei quattro capoluoghi di provincia hanno incontrato il Commissario straordinario per l'emergenza migranti, l'ex prefetto di Trieste Valerio Valenti. "Il principio deve essere tot ne entrano, tot ne escono e svuotare rapidamente le strutture di accoglienza". Fedriga: "Allontanare chi arriva irregolarmente, rimpatrio per chi arriva da paesi sicuri". Nei primi quattro mesi dell'anno Trieste registra un incremento del 335 per cento sui rintracci. Ma a dormire all'addiaccio sono un centinaio

TRIESTE - Dopo il fallimento delle riammissioni informali dei migranti con la Slovenia il governo accelera sui rimpatri delle persone "che provenono da paesi sicuri", equipara per la prima volta il Friuli Venezia Giulia alle regioni "che subiscono il flusso migratorio" e afferma di essere vicino all'individuazione dell'hot spot regionale per la gestione della rotta balcanica. I numeri, emersi in occasione del ritorno a Trieste del Commissario straordinario Valerio Valenti, e riferiti ai primi quattro mesi dell'anno sono "significativi" e "importanti", ma né Massimliano Fedriga, né il prefetto Pietro Signoriello si sbilanciano nel parlare di emergenza. 

I dati dei primi quattro mesi del 2023

In Friuli Venezia Giulia sono state rintracciate 5909 persone, numeri che fanno segnare un incremento del 180 per cento rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, quando in regione erano arrivate 2161; su Trieste il dato registra un aumento del 335 per cento, a fronte di 3491 rintracci contro gli 802 del 2022. Se le strutture di accoglienza sono sature da tempo, rimane il problema dei richiedenti asilo costretti a dormire all'addiaccio. "Dopo l'ultimo trasferimento di una cinquantina di persone - così Signoriello - fuori dall'accoglienza ci sono circa un centinaio di persone". Il governo vuole dare una risposta "in tempi brevi", ma il luogo dove "verrà realizzato l'hot spot" rimane sconosciuto. 

L'operazione Trieste

In un'operazione condivisa con gli altri prefetti del territorio, ecco che il tavolo di discussione della serata di oggi 17 maggio serve soprattutto alle diverse istituzioni per individuare "una struttura lineare e procedure parallele" nella gestione della rotta balcanica. Un modo come un altro per dire che di fronti ce ne sono diversi. "La necessità - queste le parole del governatore Fedriga - è quella di alleggerire i numeri. Vorremmo ipotizzare un percorso per dare prima assistenza e allontanare chi arriva irregolarmente". L'hot spot di futura realizzazione sarà struttura "per persone che vengono da paesi sicuri", vale a dire quelle sulle quali "poter fare una procedura accelerata per il rimpatrio". 

"Siamo provati dagli ingressi irregolari"

I migranti che invece provengono da paesi non sicuri rimarranno in regione "per qualche giorno, per poi essere trasferiti in altri territori". La Regione, assieme ai prefetti, ha lamentato a Valenti una condizione pesante. "Siamo fortemente provati dagli ingressi irregolari" così Fedriga. L'esecutivo regionale incassa, per la prima volta in maniera pubblica, l'assimiliazione del Friuli Venezia Giulia alle coste siciliane e calabresi. E proprio Valenti ha annunciato che il governo metterà a disposizione le risorse necessarie per creare l'hot spot. "Il principio deve essere tot ne entrano, tot ne escono. Svuotare rapidamente le strutture di accoglienza, così da ridurre la presenza di persone qui". 

Il dopo Cutro

E' il primo segnale del governo dopo il decreto Cutro, criticato in lungo e in largo dal mondo dell'accoglienza e dal terzo settore. "Quanti migranti potrebbero essere destinati ai rimpatri?". "La dimensione - ha detto Valenti - non vuole essere quella di migliaia di persone, ma di medie e piccole dimensioni". L'analisi è in corso. Con ogni probabilità la struttura, che potrà essere già esistente o "da realizzare" (come ha detto Signoriello), è stata già individuata, o quantomeno la decisione definitiva arriverà in "tempi brevi". Ha fretta, il governo, di dare una prima vera risposta al tema, che con il fallimento delle riammissioni informali con la Slovenia, ha subito una battuta d'arresto non da poco. "Cosa vi aspettate dall'estate?" questa la domanda rivolta da chi scrive al prefetto Signoriello. "Possibilmente buon caldo e tanto sole" così la risposta conclusiva. 

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