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Cronaca Barriera Nuova - Città Nuova / Piazza della Libertà

Sondaggio sulla Tripcovich, in testa la Trieste che non la vuole

Sono circa 500 i voti di scarto tra l'opzione "abbattimento" e la "ristrutturazione". Al sondaggio lanciato domenica 15 dicembre e che si concluderà tra quattro giorni, ad oggi 17 dicembre hanno votato oltre 4400 utenti. Nell'articolo le info utili

Dopo due giorni e mezzo dal sondaggio lanciato dalla nostra pagina Facebook in cui abbiamo chiesto l'opinione dei lettori sulla sorte da riservare alla sala Tripcovich, i triestini che si sono schierati per il suo abbattimento sono quasi 2500, mentre sono poco meno di 2000 gli utenti che vedrebbero di buon occhio la sua ristrutturazione. L'edificio di piazza Libertà è tornato a far discutere negli ultimi giorni a causa dello sfogo del sindaco Roberto Dipiazza il quale, durante la seduta del penultimo Consiglio comunale di venerdì 13 dicembre, aveva reso nota la bocciatura ministeriale sull'ipotesi abbattimento.

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La querelle con il ministero

Il primo cittadino aveva infatti menzionato una lettera - il cui contenuto sarebbe stato anticipato in una telefonata arrivata a Dipiazza proprio la mattina di venerdì scorso - nella quale veniva manifestata la decisione da parte del Ministero dei Beni Culturali, di non precedere alla sua demolizione. Alle dichiarazioni del sindaco era seguita una nota del Movimento Cinque Stelle. Per i grillini infatti "il diniego arriva in seguito ad un decreto emanato dal precedente ministro Alberto Bonisoli che riportava in seno al dicastero la decisione sull'abbattimento degli edifici di interesse storico-culturale". 

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La posizione dei grillini

Nessuna responsabiilità quindi, secondo Elena Danielis e Cristina Bertoni da attribuire "al ministro Dario Franceschini". Nel mirino dei pentastellati la famosa permuta tra la sala Tripcovich e un magazzino sito in zona Noghere, a Muggia. "L'operazione era contraria alle norme che regolano la permuta" e "decisa in modo forzato dal sindaco". Infine, il nodo in questione risiederebbe nella diversità dei due immobili e nell'ulteriore mancanza di una perizia che "certificasse quei valori". Per la Bertoni infatti, il valore del magazzino delle Noghere "sito in zona inquinata, era stimato a circa 3.200.000 euro, mentre quello della sala Tripcovich veniva stimato a circa 1.200.000".

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