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Ipotesi mini Italia al salone degli incanti, Salvati (Pd): "Idea vecchia e copiata"

Secondo Salvati "Il problema che la ventennale giunta Dipiazza non vuole affrontare ma solo eludere è 'che fare' di quell'edificio, e pur di toglierselo di torno e non pensarci più va bene tutto, anche la sua imbalsamazione con i modellini ad uso croceristi"

"Un'idea inutile, vecchia e copiata in versione povera da Rimini, incredibile l'innamoramento di Dipiazza per quello che si prefigura come un grande plastico. Mancano i trenini". Lo dichiara il consigliere comunale del Pd Luca Salvati in merito all'ipotesi di installare un'italia in miniatura nel salone degli Incanti con la collaborazione dell'archistar Marco Casamonti.

"Per capire come sia assurda quell'Italia in miniatura - ha detto Salvati - che si dice di voler piazzare nel Salone degli Incanti, basta pensare a cos'è quella originale: 85mila metri quadri di vero e proprio parco tematico, con attrazioni di ogni tipo, mascotte e fumetto compresi, per 500mila visitatori annui".

"Qui non è stato fatto nemmeno lo sforzo di riconoscere la speciale identità del luogo 'Trieste' - spiega ancora il consigliere -, magari ipotizzando di esporre la nostra città nell'ambito della Mitteleuropa e istro-dalmatico. Che poi è uno dei motivi per cui i turisti vengono qua. Il problema che la ventennale giunta Dipiazza non vuole affrontare ma solo eludere è 'che fare' di quell'edificio, e pur di toglierselo di torno e non pensarci più va bene tutto, anche la sua imbalsamazione con i modellini ad uso croceristi". 

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