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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Salute mentale, gli ex direttori e le associazioni: "Il modello Basaglia funziona e non si tocca"

Dubbi e perplessità sulla possibile scelta del candidato che dirigerà il Centro di Salute Mentale di Trieste. Paura di veder "smantellati cinquanta anni di esperienza e un modello invidiato da tutto il mondo"

Nel mondo della salute mentale di Trieste, un territorio che da anni vanta metodi innovativi nella cura dei problemi psichiatrici, oggi si respira paura e preoccupazione. All’indomani della lettera scritta da cinque ex direttori di Dipartimento delle aziende sanitarie della Regione, con cui viene lanciato un allarme sul futuro della salute mentale nel nostro territorio, alcune associazioni dedite all'operato in questo campo hanno espresso le loro perplessità nel corso di una conferenza stampa. Presenti tra il pubblico anche i candidati sindaco Riccardo Laterza, Francesco Russo e Alessandra Richetti.

Il concorso

Primo fra tutti il Concorso per la carica di direttore del Centro di salute mentale che è si è appena espletato a Trieste, per il quale vengono nutriti dubbi sull'imparzialità e regolarità. Sono infatti tante le domande e le questioni da chiarire (ben 15 punti) come l'assenza al concorso del Direttore Sanitario, senza alcun riferimento di un sostituto nella delibera, o il fatto che si fosse tenuto a porte chiuse, contrariamente da quanto scritto nel bando.  Non solo: dalle dichiarazioni degli ex direttori emerge che tutti coloro che si sono formati alla scuola basagliana sono stati penalizzati o esclusi, nonostante i loro ottimi curriculum. Attualmente si attende la nomina di uno dei primi tre nomi in graduatoria: i primi due sono esterni, mentre il terzo è un professionista del territorio. La paura è quella che il lungo lavoro di questi anni venga affidato a qualcuno del tutto estraneo ad esso.

Il modello di Trieste

In secondo luogo, ma non meno importante, il timore che non venga preservato un modello che mette al centro la persona e i diritti di ciascuno e di ciascuna. "Non è possibile vengano smantellati cinquanta anni di esperienza - ha spiegato Roberto Mazzina, ex direttore del Dipartimento di Salute mentale di Trieste-. Il sistema funziona: ci sono pazienti che si trasferiscono a Trieste proprio curarsi con questa modalità. Per questo le autorità incaricate delle politiche sanitarie nazionali e locali devono farsi carico di garantire la continuità del modello che si è sviluppato, aprendo la strada della riforma psichiatrica e della chiusura dei manicomi e divenendo un punto di riferimento fondamentale riconosciuto dall’OMS per la salute mentale di comunità".

"Il concorso ha fatto venire alla luce qualcosa che già conoscevamo - continua -. Viviamo una progressiva e vergognosa ostilità, a tratti offensiva. Nei distretti e nelle micro aree è insorta la paura e il silenzio, dato da una incomunicabilità con la dirigenza. Mancano inoltre personale e risorse economiche: il rischio è che ci sia un ulteriore impoverimento dei servizi e che vengano a mancare risposte ai cittadini".

Grande preoccupazione è stata inoltre espressa da coloro che in primis sono interessati a questo modello di cura, i pazienti o ex pazienti, rappresentati da Silva Bon dell'Associazione Luna e l'Altra ed Elena Cerkvenič. La paura infatti è quella di veder nuovamente utilizzati tecniche ormai superate come il contenimento fisico o l'aumento della somministrazione di farmaci, a discapito delle buone pratiche. Ad oggi le persone con disagi psichici sono state infatti curate con amore e umanità: "Non perseguire questi metodi significa deterioramento, involuzione dannosa per tutti" ha concluso Silva Bon.

Salute mentale -Basaglia | Foto di Giovanni Aiello

Hanno partecipato alla conferenza stampa: Forum Salute Mentale – Con/f/Basaglia Copersamm – Associazione Franco Basaglia – A.Fa.So.P. NoiInsieme onlus – Articolo 32 Trieste – Luna e l’Altra – Comunità di San Martino al Campo - Arià/Club Zyp - Polisportiva Fuoric’entro – ASD Samarcanda Trieste – AMA-Linea di Sconfine Gorizia – Associazione culturale di Promozione Sociale NADIRpro – ATSaM Gorizia – FabriQa23 Gorizia – Articolo 21 Fvg

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