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Cronaca

Salute, Telesca: «Formazione su massaggio cardiaco è fondamentale»

Le dichiarazioni dell'assessore al primo corso di rianimazione del ciclo Ricomincia la Vita, organizzato dall'Università di Trieste e dalla Regione

«Nei casi di arresto cardiaco è fondamentale che venga prestato immediato soccorso e anche chi non lavora in ambito sanitario può garantire i primi interventi. Proprio per questo è necessario che più persone possibili sappiano come effettuare un massaggio cardiaco e utilizzare un defibrillatore». Lo ha dichiarato l'assessore alla Salute del Friuli Venezia Giulia, Maria Sandra Telesca, al primo corso di rianimazione del ciclo Ricomincia la Vita, organizzato dall'Università di Trieste in collaborazione con la Regione e rivolto a studenti, docenti e personale tecnico-amministrativo dell'ateneo.

Un progetto giudicato dall'assessore «importantissimo, perché unisce la competenza didattica e formativa dell'Università e l'esperienza del personale clinico dell'Azienda sanitaria universitaria integrata di Trieste (Asuits) alla competenza del sistema dell'emergenza regionale, il Sores e il 118. Ovviamente l'ambulanza deve arrivare in tempi brevissimi, ma se l'attacco di cuore avviene in presenza di qualcuno capace di effettuare un massaggio cardiaco, anche se non è un sanitario, quest'ultimo può rivelarsi di vitale importanza».

Come evidenziato dalla locandina dell'iniziativa, il cui slogan è riconosci-chiama-massaggia, ciò che i cittadini possono fare per aiutare qualcuno colpito da attacco di cuore è, innanzitutto, non farsi prender dal panico, chiamare il 112 per chiedere soccorso, ascoltare ciò che l'operatore dice e iniziare il massaggio cardiaco. Se in zona c'è un defibrillatore farselo portare e seguire le indicazioni dell'operatore attendendo l'arrivo dei sanitari.

«In questo modo - ha evidenziato Telesca - garantiamo la formazione agli studenti, ma anche agli altri cittadini, su come intervenire in casi di arresto cardiaco. Grazie ad un intervento tempestivo è infatti possibile evitare che la vittima subisca danni cerebrali dovuti alla mancanza di afflusso ossigeno al cervello nel tempo, seppur nella maggior parte dei casi molto ridotto, necessario all'arrivo dell'ambulanza». L'iniziativa verrà ripetuta martedì 21 novembre dalle 9 alle 11 nell'atrio dell'edificio H3 dell'Università in via Valerio 12/2 e giovedì 23 novembre, sempre dalle 9 alle 11, nell'aula A del Dipartimento di studi umanistici, in androna Campo Marzio.

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