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Cronaca

Sciopero Generale, Cgil-Cisl-Uil: «Uniti in Difesa delle Fabbriche»

Stop di 4 ore in quasi tutti i settori. Corteo in centro città ENTI LOCALI, SANITÀ, COOP SOCIALI, STATO E PARASTATO Ultime 4 ore di ogni turno o della giornata lavorativa BANCHE Ultime 4 ore di ogni turno o della giornata lavorativa TRASPORTO...

Stop di 4 ore in quasi tutti i settori. Corteo in centro città

ENTI LOCALI, SANITÀ, COOP SOCIALI, STATO E PARASTATO
Ultime 4 ore di ogni turno o della giornata lavorativa

BANCHE
Ultime 4 ore di ogni turno o della giornata lavorativa

TRASPORTO PUBBLICO
Trenitalia (regione) 14-18 Ferrovie Ud-Cividale 12-16 Tpl Ud-Ts-Go (tutto il territorio) 18-22 Tpl Pordenone (urbano) 9-12.30 Tpl Pordenone (extraurbano) 8.30-12.30

SCUOLE STATALI, PARIFICATE E CONSERVATORI
Prima ora di lezione

UNIVERSITà, FORMAZIONE, RICERCA
Prime 4 ore del turno o della giornata

ASILI NIDO COMUNALI E SCUOLE MATERNE COMUNALI
Ultima ora di lezione

Non solo la rivendicazione di un cambio di rotta a livello nazionale, con una legge di stabilità capace di avviare una vera redistribuzione del reddito a favore di lavoratori e pensionati. Dietro allo sciopero generale del 15 novembre c'è anche il grido di allarme del sindacato, l'ennesimo, in difesa del manifatturiero regionale, sempre più esposto ai colpi della crisi. Una crisi che in cinque anni ha bruciato 25mila posti di lavoro, raddoppiato il numero dei disoccupati e dei lavoratori in mobilità, quintuplicato il ricorso alla cassa integrazione, che tocca oggi non meno di 90mila lavoratori a livello regionale.

QUATTRO ORE
Quasi tutti i settori, quindi, si fermeranno per l'intera giornata, con l'unica eccezione di quelli regolamentati dalla legge 146/90 sui servizi essenziali (sanità, trasporti, energia, banche, enti locali), nei quali l'astensione dal lavoro si limiterà alle 4 ore decise su scala nazionale.

IL CORTEO
La manifestazione di venerdì (foto di Stefano Bizjak), vista la drammatica congiuntura vissuta dalla regione si annuncia tra le più sentite e partecipate degli ultimi anni. Cgil, Cisl e Uil non anno previsioni, ma tutto lascia prevedere un corteo molto affollato, con diverse migliaia di persone e una massiccia presenza, oltre che dei lavoratori delle aziende più colpite, anche della cittadinanza, delle istituzioni e della società civile, chiamata dai sindacati a fare fronte comune in difesa delle fabbriche e del territorio.

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