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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Screening oncologici, Telesca: «Al via la nuova campagna per la prevenzione»

La prevenzione come forma di investimento. Secondo i dati, dal 2000 al 2015, 60.902 donne su 102.469 invitate allo screening hanno aderito

«Puntiamo molto sulla prevenzione, a cui sono destinate importanti risorse del bilancio regionale, e lo screening è, in questo senso, uno strumento fondamentale. La nuova campagna informativa nasce proprio per accrescere la percentuale di adesioni che oggi tocca il 60 per cento. Un dato significativo, cresciuto nel tempo, che vogliamo incrementare ancora, fino a raggiungere nel 2017 il 70 per cento, in particolare per quanto concerne il colon retto».

Lo ha indicato, oggi, nella sede della Regione a Udine, l'assessore regionale alla Salute Maria Sandra Telesca presentando la nuova campagna di informazione dedicata agli screening dei tumori della mammella, del collo dell'utero e del colon retto.

Sui tumori femminili, Telesca ha voluto ricordare lo studio, in stato avanzato, per allargare lo screening senologico a donne, più giovani rispetto all'età prevista, che possono avere una predisposizione familiare al cancro.

«La campagna informativa - ha spiegato Telesca - è pensata per far conoscere maggiormente l'importanza della prevenzione e della diagnosi precoce; le persone devono continuare a comprendere la strategicità degli screening. Si tratta - ha aggiunto - di un investimento importante sulla salute dei cittadini perché molto spesso attraverso gli screening si può intercettare per tempo la malattia. La prevenzione è un investimento: quello che spendiamo lo recuperiamo in termini di salute dei cittadini e di minori costi sanitari».

La partecipazione, secondo l'assessore, incide anche sulle liste d'attesa: «una buona adesione - ha chiarito - consente di avere una migliore organizzazione nell'erogazione delle prestazioni e, in modo indiretto, incide sui tempi d'attesa».

L'iniziativa presentata oggi è nata dal coinvolgimento degli operatori dello screening, lavorando sulla complessità delle ragioni che inducono le persone a partecipare o meno a questo importante strumento di prevenzione. Sono stati quindi scelti slogan e immagini differenziati per gli screening femminili (mammella e collo dell'utero) e per quello del colon retto (che si rivolge anche agli uomini, più restii a sottoporsi agli esami), evocando rispettivamente un'alleanza fra le generazioni e il sentimento di responsabilità nei confronti di chi amiamo.

Per diffondere capillarmente i messaggi sono stati individuati diversi canali di comunicazione e materiali informativi (manifesti, locandine e brochure) che verranno distribuiti a tutti i Comuni della regione, alle farmacie, agli studi dei medici di medicina generale. I cittadini potranno inoltre avvalersi di nuove pagine internet (www.screening.regione.fvg.it), consultabili anche dai dispositivi mobili (smartphone e tablet), per trovare in modo rapido e completo tutte le informazioni aggiornate: dalle modalità di adesione alle garanzie tecniche offerte fino alla completezza del percorso di prevenzione organizzato dalla Regione.

In Friuli Venezia Giulia il primo programma ad essere attivato è stato quello per la diagnosi precoce del cancro della cervice uterina, che dal 1999 al 2015 ha visto aumentare l'adesione dal 40 al 59,4 per cento. I dati, dal 2000 al 2015, rivelano che 60.902 donne su 102.469 invitate allo screening hanno aderito

Telesca ha ricordato anche l'accordo tra Regione e Federfarma FVG per sostenere l'azione dei farmacisti - preziosi alleati per spiegare ai cittadini l'importanza della prevenzione - nel programma regionale di screening del carcinoma del colon retto. A questo si è aggiunto il rinnovato impegno dei medici di famiglia, nell'ambito dell'accordo integrativo regionale, per favorire la partecipazione delle proprie assistite agli screening femminili.

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